L’uomo: un accidente culturale

L’uomo: un accidente culturale

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La tecnica, quale espressione distintiva dell’uomo ed elemento essenziale per la sua costituzione, è la linea guida di una ricerca, che considera il carattere occasionale quanto instabile di questa singolare espressione dell’esistenza. Che si formò in un tempo estremamente breve in relazione al sorgere dell’universo, e che in un tempo ancora più breve potrà giungere a una conclusione, non drammatica, in quanto difficilmente percepibile dal suo stesso protagonista. Se il passaggio da una forma non ancora umana all’homo sapiens poté essere determinato in maniera alquanto approssimativa, sarà ancor più problematico il riconoscimento di uno stadio in cui, con la perdita di alcuni elementi, ci si troverà oltre la forma del sapiens, che già nella sua attuale epiclesi potrebbe qualificarsi come homo democraticus. Il quale, ancor più padrone della tecnica, onde porre rimedio alle carenze naturali, potrebbe esprimersi in una nuova forma, in grado recuperare, al di là dell’umano, una naturalità perduta.

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About the author

Luciano Arcella

Luciano Arcella è docente di Storia delle Religioni presso l’Università dell’Aquila con incarichi di docenza presso la Scuola di Comunicazione dell’Università Federale di Rio de Janeiro e presso la Facoltà di Filosofia dell’Università del Valle di Santiago de Cali. I suoi diversi campi di interesse, dai sincretismi religiosi afro-brasiliani al mondo antico, alla moderna filosofia tedesca, trovano omogeneità in una metodologia storico-comparativa erede della Kultur Geschichte o Kultur Philosophie spengleriana e della metodologia della Scuola di Roma di Dario Sabbatucci. Fra le sue opere, Rio macumba, Roma, 1980 e 1996; Rio d’Africa, Roma, 1998; Oltre la storia. Nietzsche, Milano 2003 e 2007.

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