Singolare destino, quello di Alexander Gottlieb Baumgarten. Universalmente considerato uno dei più significativi pensatori del suo tempo, è passato alla storia soprattutto come “padre” dell’estetica, della quale coniò anche la parola: “æsthetica” da “aisthesis”, cioè “sensibilità”. Eppure i suoi maggiori eredi disciplinari hanno finito per emarginare sensibilmente la sua figura, fin quasi alla rimozione. Salvo che, per un curioso gioco del destino, Baumgarten è prepotentemente ritornato in primo piano con una particolare carica d’attrazione. Per la semplice ragione che egli intese l’estetica in modo molto più articolato di quello che poi s’impose nell’Ottocento, ossia una mera “filosofia dell’arte”; laddove per Baumgarten l’estetica riguarda un orizzonte ben più generale, ossia l’intera esperienza sensibile nei suoi vari ambiti: dal mondo delle arti alla ricerca scientifica, dalla pratica religiosa alla stessa vita quotidiana. Il testo, che qui viene presentato, è la trascrizione delle lezioni con le quali egli spiegava agli studenti universitari la sua difficile Æsthetica, rendendola più accessibile anche grazie a uno stile colloquiale e talvolta persino scherzoso. Rappresentano dunque la migliore e più affascinante introduzione complessiva all’estetica di Baumgarten.
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Italian -
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Alexander Gottlieb Baumgarten
Alexander Gottlieb Baumgarten (Berlino 1714 – Francoforte sull’Oder 1762), fi losofo tedesco. Esponente di spicco della tradizione razionalista tedesca del ’700, è considerato uno dei padri dell’estetica moderna.