Boris Pahor

Boris Pahor (1913-2022), nato a Trieste, durante la seconda guerra mondiale ha aderito al Fronte di liberazione sloveno ed è stato deportato nei lager nazisti, esperienza cui ha dato voce in gran parte della sua produzione letteraria, in particolare nel capolavoro Necropoli (2008). Difensore della libertà e della dignità, ha trovato negli umiliati e negli offesi i protagonisti della sua vicenda umana e della sua narrativa, come anche del suo pensiero storico e politico. È autore di una trentina di volumi, fra narrativa e saggistica, tradotti in più di venti lingue. Figlio di nessuno (nuova edizione ampliata La nave di Teseo, 2022) ha vinto il premio Manzoni come miglior romanzo storico nel 2012. Presso La nave di Teseo ha pubblicato Una primavera difficile (nuova edizione, 2016), Il rogo nel porto (nuova edizione, 2020) e Oscuramento (2022).