L'attentato

L'attentato

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Gennaio 1945. Quasi tutta l’Europa è stata liberata; la gente fa di nuovo festa e si appresta a dimenticare la guerra. A Haarlem, però, il conflitto è tutt’altro che finito; tedeschi e polizia fascista pattugliano ancora incessantemente le strade. In periferia, in una delle quattro case dai nomi spensierati – Bel Sito, In Quiete, Dolce Sorpresa, Pace Silente – che si ergono su una via qualsiasi, gli Steenwijk si apprestano a finire la giornata. Sono le otto di sera, l’ora del coprifuoco, l’ora di andare a dormire. Nel gran silenzio che avvolge la casa – niente radio, niente telefono – risuonano improvvisamente per strada sei spari secchi. Il diciassettenne Peter Steenwijk si precipita fuori. Davanti alla casa del signor Korteweg, giace una bicicletta e, accanto, un uomo, morto stecchito. È Fake Ploeg, ispettore capo della polizia fascista, il più efferato assassino e traditore di Haarlem e dintorni. Il ragazzo rientra rapidamente in casa e si unisce alla madre, al padre e ad Anton, il fratello più piccolo, a osservare gli eventi al riparo del bovindo. Davanti ai loro sguardi esterrefatti si svolge una scena sconcertante: il signor Korteweg e sua figlia Karin escono da Dolce Sorpresa, la loro casa, afferrano per le spalle e per i piedi il cadavere del collaborazionista e lo depositano di fronte alla porta di casa degli Steenwijk. Di lì a poco motociclette, automobili grigie e camion militari tedeschi sbucano da ogni dove. La rappresaglia nazista si abbatte sugli Steenwijk. La casa è distrutta, la famiglia decimata. Soltanto il giovane Anton viene lasciato in vita. Trascorreranno gli anni, la guerra sarà consegnata all’armadio della Storia, Anton crescerà e cercherà di dimenticare gli eventi di quella tragica notte. Ma i fantasmi del passato torneranno inevitabilmente a bussare alla sua porta, sollevando la polvere dei ricordi.

Pubblicato per la prima volta nel 1982, vincitore del riconoscimento letterario più ambito in Olanda, il Premio Hooft, oggetto di numerosissime traduzioni e di una fortunata trasposizione cinematografica, Premio Oscar per il miglior film straniero nel 1987, L’attentatoè uno dei romanzi più riusciti di Harry Mulisch, un’opera indispensabile per comprendere la devastazione morale che la guerra nazista ha seminato ovunque in Europa.

«Un’opera di struggente bellezza, che si colloca tra i più bei romanzi europei del nostro tempo». Elizabeth Hardwick

«Potremmo leggere L’attentato come un thriller. Ma è un thriller politico che riapre le ferite che la società del dopoguerra si è affrettata a cicatrizzare. Ed è un thriller psicologico che indaga la devastazione morale tra vicini di casa, compagni di studi, mariti e mogli... è, soprattutto, il trionfo di Mulisch». The New York Times Book Review

Book details

About the author

Harry Mulisch

Harry Kurt Victor Mulisch (Haarlem, 29 luglio 1927 - Amsterdam, 30 ottobre 2010) è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo e saggista olandese. Insieme a Willem Frederik Hermans e Gerard Reve, è considerato uno dei «Tre Grandi» della letteratura olandese del dopoguerra. Ha scritto opere teatrali, saggi, poesie e romanzi, tra i quali un posto di rilievo spetta certamente a La scoperta del cielo (1992).

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