Le case straordinarie di Firenze

Le case straordinarie di Firenze

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I segreti dei luoghi che hanno fatto la storia della città

L’antichità, il Medioevo, l’età moderna e contemporanea, e soprattutto lo splendore inarrivabile del Rinascimento: non esiste epoca della Storia in cui geni immortali non abbiano dato lustro a Firenze. Ma è vero anche il contrario: plasmata dai grandi personaggi dell’arte, della scienza, della musica, della letteratura e della cultura, la città li ha influenzati a sua volta, ospitandoli, crescendoli o ispirandoli con le sue case, le sue campagne, le sue ville e palazzi. Un contributo essenziale lo hanno dato quindi le belle dimore fiorentine, con le loro vedute su monumenti, piazze, giardini, parchi e sul nastro d’argento dell’Arno. La loro è una testimonianza silenziosa che però parla a gran voce di un antico sapere, conscio dell’importanza dell’armonia delle forme, riportato a nuova vita a Firenze da Filippo Brunelleschi e da Leon Battista Alberti. Su questi luoghi è rimasta dunque impressa un’impronta indelebile, ancora oggi in grado di suscitare stupore e meraviglia in chi li guarda.

Il racconto della città del giglio attraverso le abitazioni di chi l’ha resa grande
Un punto di vista unico sulla città

Tra le case straordinarie di Firenze:


Palazzo Vecchio
Casa Buonarroti
Palazzo Bellini delle stelle
Casa e studio di Benvenuto Cellini
Museo casa di Dante
Il palazzo di Bianca Cappello
La villa di Galileo Galilei
La casa di Elizabeth Barrett
La casa natale di Collodi


Giovanni Signorini

Guida turistica, accompagnatore turistico e guida ambientale, Giovanni Signorini vive nel cuore di Firenze, all’ombra della Basilica di Santa Croce. Amante della storia e dell’arte della sua città, è stato per più di un ventennio ricercatore di scienze del legno presso l’Università degli Studi di Firenze, dedicandosi soprattutto alla identificazione non invasiva delle specie legnose su manufatti di gran pregio come dipinti su tavola, sculture lignee, strumenti museali, carrozze. Ha pubblicato un libro che è una pietra miliare sul metodo dell’identificazione non invasiva del legno nel patrimonio artistico, oltre a svariati articoli su riviste indicizzate, e ha scritto un libro sui legni identificati sulle berline di gala della collezione di Palazzo Pitti.

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