La storia dell’elefantino nato nella foresta e cresciuto in città, con tanto di ghette e bombetta, ha segnato la nascita di un genere. Era il 1931, quando Jean de Brunhoff, artista e pittore francese che viveva a Parigi, decise di mettere nero su bianco e illustrare una storia della buonanotte che la moglie Cécile aveva inventato per i loro bambini. Ne venne fuori un libro rivoluzionario: 48 pagine di taglia extra-large stampate in litografia, che sfoggiavano illustrazioni dai colori brillanti, affiancate in modo originale e sapiente a testi scritti in calligrafia infantile, il tutto intervallato da sontuose scene a doppia pagina. Niente del genere era mai stato pubblicato prima in Europa né altrove, e il successo fu esplosivo: nasceva l’album illustrato per bambini. In una manciata di anni de Brunhoff creò altre cinque avventure di Babar, più un abbecedario, che in breve tempo faranno il giro del mondo e che già nel 1939, solo in Francia, toccheranno i 4 milioni di album venduti. La prima traduzione inglese fu del 1933, fortemente voluta dal creatore di Winnie-the-Pooh, A. A. Milne, il quale, rimasto folgorato da Babar, scriveva nella prefazione: ««Se ami gli elefanti, amerai Babar e Céleste. Se non li hai mai amati, d’ora in poi li amerai… E se da adulto non sei mai stato attratto da un libro illustrato, eccone uno che ti catturerà». Da allora, Babar è diventato uno dei personaggi più popolari della storia della letteratura per bambini e ha incantato generazioni di lettori, arrivando quasi a oscurare il genio del suo stesso inventore.
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
298 -
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