Logiche del desiderio in Dante

Logiche del desiderio in Dante

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«Amor, ch’a nullo amato amar perdona». È da questi versi, tra i più celebri dell’Inferno dantesco, che il grande filosofo delle passioni Remo Bodei sviluppa la sua riflessione sull’amore e il desiderio: cominciare con la Commedia per arrivare a parlare della crisi dell’amore nella nostra epoca. L’amore, in Dante, è come un fuoco che tende verso l’altro, elevando lo spirito verso la sua origine; la cupiditas invece non dilata l’animo, è desiderio di possesso «mal riposto» che può portare a esiti tragici, come dimostrato dalla morte dei due amanti Paolo e Francesca - e dall’inquietante cronaca quotidiana. Ma l’amor non è mai cancellato: «muove ed è mosso, è inquietudine che non trova su questa terra un oggetto adeguato alla propria dismisura e che perciò ricomincia a cercarlo sempre di nuovo, perché oscuramente lo ha già conosciuto».

Book details

About the author

Remo Bodei

(Cagliari, 1938 – Pisa, 2019) Tra i più prestigiosi storici italiani della Filosofia, è stato professore ordinario di Storia della filosofia ed Estetica presso l’Università e la Scuola Normale Superiore di Pisa, professore di Filosofia presso la University of California di Los Angeles e Visiting Professor in varie università (Cambridge, Ottawa, New York, Toronto, Girona, Città del Messico). Il contrasto tra passione e ragione è stato uno dei suoi temi di ricerca prediletti su cui ha scritto numerosi saggi.