Il volume indaga il fenomeno architettonico come un modo dell’ordine. Se compito dell’arte è trasformare il Cháos in Kósmos, l’architettura è l’arte cosmica (kosmische Kunst) per eccellenza. A partire dall’interrogazione sui molteplici significati del termine e su alcune possibili definizioni, il saggio tratta sub specie architecturæ tre possibili articolazioni e manifestazioni essenziali dell’ordine: costruttivo (tettonico/stereotomico), architettonico (del manufatto) e urbano (principio insediativo). Nel sostenere la tesi che l’architettura sia l’ipostasi più riconoscibile dell’ordine vengono messi a confronto due maestri del Moderno, Louis I. Kahn e Ludwig Mies van der Rohe, che, da prospettive complementari ma confrontabili, con le loro opere e ricerche sull’arte del costruire ci hanno offerto una prospettiva “ancora aperta” e alternativa alla condizione attuale in cui il caotico, l’informe sembrano essere l’unica possibilità di rappresentare la condizione contemporanea derealizzata e mercificata.
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Italian -
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Renato Capozzi
Renato Capozzi, architetto, professore di Composizione Architettonica e Urbana al Dipartimento di Architettura dell’Università “Federico II” di Napoli e membro del collegio dei docenti del Dottorato in Architettura e Costruzione dell’Università Sapienza di Roma. I suoi principali ambiti di ricerca riguardano: il progetto di architettura e dimensione teorica; la lezione dei maestri; architettura e realismo, la città aperta e le nuove centralità, architettura e archeologia. Recentemente ha pubblicato: L’architettura dell’Ipostilo (2016); L’esattezza di Jacobsen (2017); Egon Eiermann. Il futuro della modernità (2018); Lo spazio universale di Mies (2020).