«Un’impeccabile scrittura narrativa.»
La Razón su Troppo amore
«Almudena Grandes è una delle più grandi scrittrici del nostro tempo.»
Mario Vargas Llosa, Premio Nobel per la letteratura
Una mattina come tante, ad accogliere María José Sánchez sul posto di lavoro è una telefonata che la riporta indietro di qualche anno, ai tempi in cui era una ragazza con i capelli molto lunghi e una spiccata vocazione artistica. A rituffarla in quei giorni è la voce di Jaime, il vecchio compagno dell'Accademia di Belle Arti, che le annuncia la morte di un comune amico: Marcos. Jaime e Marcos. Vecchi compagni, ma non solo. Dietro i loro nomi si squarcia un passato che non è mai passato, riaffiora l'esperienza che più ha segnato la vita di María José. Odore di acquaragia, di hashish, di corpi sudati. Immagini di un triangolo amoroso, di un letto che accoglie tutti e tre. Ma il tre è un numero ingannevole. Dispari e fatale. Tre ragazzi, tre diversi talenti. Procedendo insieme, avevano scoperto il piacere, superato i propri blocchi, provato il senso del possesso, l'ebbrezza della sfida alle convenzioni. Un legame forte, troppo forte. Dispari e fatale. Eccessivo come il desiderio cieco di eccellere, il dolore del tradimento, il rovello del senso di colpa. Come una passione totale che sbocciando si consuma, e consuma chi ne è travolto. Romanzo di sentimenti e nostalgie, Troppo amore è soprattutto la storia di una formazione artistica ed erotica, ambientata ai tempi della Madrid esaltante ed eccessiva della movida: «Era il 1984, e noi avevamo vent'anni, Madrid aveva vent'anni, la Spagna aveva vent'anni, e ogni cosa era al suo posto».
La Razón su Troppo amore
«Almudena Grandes è una delle più grandi scrittrici del nostro tempo.»
Mario Vargas Llosa, Premio Nobel per la letteratura
Una mattina come tante, ad accogliere María José Sánchez sul posto di lavoro è una telefonata che la riporta indietro di qualche anno, ai tempi in cui era una ragazza con i capelli molto lunghi e una spiccata vocazione artistica. A rituffarla in quei giorni è la voce di Jaime, il vecchio compagno dell'Accademia di Belle Arti, che le annuncia la morte di un comune amico: Marcos. Jaime e Marcos. Vecchi compagni, ma non solo. Dietro i loro nomi si squarcia un passato che non è mai passato, riaffiora l'esperienza che più ha segnato la vita di María José. Odore di acquaragia, di hashish, di corpi sudati. Immagini di un triangolo amoroso, di un letto che accoglie tutti e tre. Ma il tre è un numero ingannevole. Dispari e fatale. Tre ragazzi, tre diversi talenti. Procedendo insieme, avevano scoperto il piacere, superato i propri blocchi, provato il senso del possesso, l'ebbrezza della sfida alle convenzioni. Un legame forte, troppo forte. Dispari e fatale. Eccessivo come il desiderio cieco di eccellere, il dolore del tradimento, il rovello del senso di colpa. Come una passione totale che sbocciando si consuma, e consuma chi ne è travolto. Romanzo di sentimenti e nostalgie, Troppo amore è soprattutto la storia di una formazione artistica ed erotica, ambientata ai tempi della Madrid esaltante ed eccessiva della movida: «Era il 1984, e noi avevamo vent'anni, Madrid aveva vent'anni, la Spagna aveva vent'anni, e ogni cosa era al suo posto».
Book details
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Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Original language
Spanish -
Publication date
-
Page count
177 -
Theme
-
Collection
About the author
Almudena Grandes
Almudena Grandes (1960-2021) è stata una delle più importanti autrici spagnole contemporanee. Guanda ha pubblicato tutti i suoi libri: Le età di Lulù, caso letterario e best seller internazionale, Ti chiamerò Venerdì, Malena, un nome da tango, Modelli di donna, Atlante di geografia umana, Gli anni difficili, Troppo amore, Il ragazzo che apriva la fila, Cuore di ghiaccio, I baci sul pane e i romanzi del ciclo «Episodi di una guerra interminabile»: Inés e l’allegria, Il ragazzo che leggeva Verne, I tre matrimoni di Manolita, I pazienti del dottor García e La figlia ideale. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, ricordiamo il Premio La Sonrisa Vertical, il Prix Méditerranéè, il Jean Monet, il Premio de la Crítica di Madrid e il Premio Nacional de Narrativa. Le sono stati inoltre conferiti, postumi, la Medaglia d’Oro al Merito in Belle Arti e il titolo di Figlia Prediletta di Madrid.