L’accelerazione dei trasporti e dell’informazione dà la sensazione che tutto vada troppo veloce, e sempre più veloce, persino il tempo stesso. Ma questa impressione generale di velocità assorbe senza realmente unire il movimento locale, la percezione dello spazio e del tempo, l’esperienza della scrittura o del pensiero. Rischia di lasciarci alle prese con una velocità unica che è solo un’ombra proiettata da un impensato: quella del valore profondo della lentezza, del riposo, delle radici e della Terra. Questo saggio mira a combattere tale impensato e a insistere sulla pluralità delle velocità. Difende l’idea che ciascuna velocità si misura sul fondo incommensurabile di una velocità infinita, che è dell’ordine dell’esperienza solo se l’esperienza stessa (quindi anche l’impressione di velocità) non sia univoca. Contro l’aspettativa di una catastrofe generalizzata, esso intende preservare l’imprevedibilità degli eventi e il sopraggiungere inatteso di ogni invenzione.
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Language
Italian -
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258 -
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