![Luce diurna e incubo](https://storage.bhs.cloud.ovh.net/v1/AUTH_0ab1c3a367fc4f89b2ac1aecb8c5c042/boutiqueprod_images//spree/images/attachments/757784/product/855eb4f20d148c1f5ad675262500f7cc626b73.jpg?1605800190)
Borges scrisse di Chesterton che “qualcosa nella creta del suo io inclinava all’incubo, qualcosa di segreto, e cieco e centrale”. In questi trentadue racconti – quasi tutti editi per la prima volta in Italia – incontriamo un Chesterton nascosto, narratore del fantastico in molte diverse sfumature, dalla fiaba lontana nel passato alla fantascienza sociale, fino alle inquietudini dell’onirico e del surreale. L’inchiostro di queste pagine disegna voli nella notte, distopie sottomarine, una creatura morta che continua a vivere… Ma l’autore sa che l’incubo più grande non si trova nei mostri dell’immaginazione, ma nella natura stessa dell’uomo e del mondo, nella nostra capacità di vedere la realtà, o d’ignorarla terribilmente: perché un prato è fatto di dita e il sole è qualcosa d’inquietante e alieno, sotto il quale viviamo le nostre esistenze ma che non possiamo mai guardare.
Sobre el autor
Gilbert Keith Chesterton
Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) è stato un giornalista e scrittore inglese, tra i protagonisti della scena intellettuale del suo tempo. Letterato straordinariamente fecondo e versatile, fu autore d’un centinaio di libri fra romanzi, racconti gialli, saggi, raccolte poetiche e opere teatrali. Famoso per il suo stile arguto e aforistico, ricco di paradossi, nel suo lavoro non abbandonò mai la riflessione filosofica e religiosa, che lo portò infine, nel 1922, a convertirsi al cattolicesimo.