«Idan mi ha mostrato l’importanza della resistenza e della determinazione, e a sfruttare tutte le opportunità.» Stephen Curry
Come fa un avvocato a diventare uno dei trainer più amati dalle star della NBA? Idan Ravin ha trasformato la sua passione per la pallacanestro in una professione che gli ha permesso di lavorare al fianco di campioni come Chris Paul, Carmelo Anthony, LeBron James, Stephen Curry, Kevin Durant, J.R. Smith, Dwight Howard, Gilbert Arenas, Blake Griffin e molti altri. In A canestro ripercorre la sua originale storia di successo e lo stretto rapporto nato con i giocatori che ha aiutato a diventare migliori.
Anche un ragazzino timido e riservato può diventare uomo e condividere il campo da basket con i campioni della NBA. In che modo? Grazie all’amore per il Gioco. Idan Ravin non ha mai fatto il coach in un college americano o tra i professionisti, ma l’impegno, la dedizione e una passione fuori dal comune per la pallacanestro lo hanno trasformato in un trainer che alcuni tra i migliori giocatori della Lega americana hanno voluto al proprio fianco per migliorare la tecnica individuale e sviluppare il potenziale inespresso. Attraverso aneddoti curiosi, esperienze personali e moderne filosofie di allenamento, A canestro si dimostra un libro esemplare e unico su come lo sport possa cambiare la vita di ognuno di noi e trasformarci nelle persone che sogniamo di essere.Détails du livre
-
Éditeur
-
Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Langue d'origine
Anglais -
Date de publication
-
Nombre de pages
305 -
Collection
À propos de l'auteur
Idan Ravin
Idan Ravin è un trainer professionista tra i più richiesti negli Usa. Nato nel 1971 a Washington D.C . è figlio di madre israeliana e padre russo. Fin da bambino dimostra una passione senza freni per la pallacanestro, che pratica e perfeziona nel suo tempo libero. Terminata l’high school e dopo gli studi in finanza e marketing all’Università del Maryland, Ravin si trasferisce a San Diego per laurearsi in legge ma non abbandona il suo amore per il basket, che alimenta seguendo diversi giocatori di talento che sognano l’NBA o semplici ragazzini divorati dalla sua stessa ossessione per la palla a spicchi. Quando il suo lavoro fuori dagli schemi viene notato da Steve Francis, seconda scelta assoluta al draft del 1999, per lui si aprono le porte del basket professionistico a stelle e strisce.