Falso allarme Perché il catastrofismo climatico ci rende più poveri e non aiuta il pianeta

Falso allarme

Perché il catastrofismo climatico ci rende più poveri e non aiuta il pianeta

Viviamo nell’epoca dell’eco-ansia. Politici, attivisti e media diffondono un messaggio comune: il cambiamento climatico sta distruggendo il pianeta e dobbiamo prendere subito provvedimenti drastici per fermarlo, altrimenti sarà la catastrofe. In preda al panico, i leader mondiali si sono impegnati in politiche estremamente costose ma inefficaci, senza considerare le conseguenze indesiderate a livello economico e sociale, soprattutto per i paesi più poveri. È la tesi di Bjørn Lomborg – presidente del Copenhagen Consensus Center e “ambientalista scettico”, indicato da «The Guardian» come “una delle 50 persone che potrebbero salvare il pianeta” –, secondo il quale il cambiamento climatico è un problema molto serio ma non è la minaccia apocalittica che ci viene raccontata. In Falso allarme – bestseller internazionale con oltre 120.000 copie vendute dell’edizione in lingua inglese –, basandosi su una rigorosa analisi dei dati scientifici ed economici, Lomborg riporta alla razionalità il dibattito sull’emergenza climatica, sempre più polarizzato tra catastrofismo e negazionismo, dimostrando in modo convincente che gran parte di ciò che pensiamo al riguardo è sbagliato: le previsioni allarmistiche sull’imminente fine della Terra travisano la scienza e conducono a politiche che non risolvono il problema ma causano più danni che vantaggi, aumentando povertà e disuguaglianze. Che fare dunque? Per Lomborg occorre valutare le politiche per il clima nello stesso modo in cui valutiamo ogni altra politica, in termini di costi e benefici. E in questo libro propone soluzioni più intelligenti e ragionevoli per affrontare la crisi climatica e rendere il mondo un posto decisamente migliore, anche se leggermente più caldo.

«La scienza ci dimostra come i timori di un’apocalisse climatica siano infondati. Benché reale, il riscaldamento globale non è la fine del mondo. È un problema gestibile. […] Malgrado le buone intenzioni, se non poniamo un freno al falso allarme climatico attuale, il rischio è che ciò getti il mondo in condizioni peggiori di quelle a cui potrebbe andare incontro».
Bjørn Lomborg


«Un libro necessario. Se qualcuno nella vostra famiglia o nella vostra cerchia di amici ha ceduto all’allarmismo climatico, può essere un prezioso antidoto, perché fornisce equilibrio, soluzioni e ottimismo».
«The Times»


«Un correttivo a molte delle tesi ecologiste che dominano i media».
«Financial Times»


«Meticolosamente documentato, vale la pena di leggerlo».
«Forbes»


«Bjørn Lomborg è una cosa rara: un realista lucido sul cambiamento climatico. Sostiene che sarebbe sciocco non fare nulla per prepararsi a un pianeta più caldo, ma sarebbe ancora più sciocco illudersi di fare cose che ridurranno significativamente le emissioni di anidride carbonica quando non è così».
Niall Ferguson


«Una lettura essenziale per chiunque abbia a cuore il nostro futuro comune di esseri umani».
Justin Yifu Lin
Ex capo economista della Banca Mondiale

Détails du livre

À propos de l'auteur

Bjørn Lomborg

Presidente del think tank Copenhagen Consensus Center e ricercatore presso la Hoover Institution dell’Università di Stanford, è stato indicato come “una delle 100 persone più influenti al mondo” («Time»), “uno dei 10 migliori pensatori globali” («Foreign Policy») e “una delle 50 persone che potrebbero salvare il pianeta” («The Guardian»). Commentatore televisivo su CNN, FOX e BBC, scrive regolarmente per «The New York Times», «The Wall Street Journal», «The Economist», «The Guardian» e altre testate. Tra i suoi libri, il bestseller L’ambientalista scettico. Non è vero che la Terra è in pericolo (Mondadori, 2003) e Best Things First: The 12 most efficient solutions for the world’s poorest and our global SDG promises (2023).

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