Il linguaggio è un’arma potente: non solo descrive la realtà, ma la può anche cambiare. Se le parole non sono realtà «concrete», sicuramente lo sono i loro effetti. A volte il modo di parlare si traduce in blocchi, disfunzioni, sofferenza: è il caso di frasi come «Non so decidere», «Sono timido», «Mi sento sempre in colpa», che possono essere scaturite da situazioni reali, ma che diventano la «prova» e la giustificazione dell’impossibilità di cambiare. In questo libro, Matteo Rampin ne raccoglie una nutrita antologia tratta dalla sua attività clinica, mostrando come sia possibile, attraverso la ridefinizione e la ristrutturazione di quelle stesse parole, ribaltare gli effetti paralizzanti del linguaggio, e usare proprio quest’ultimo come una sorta di formidabile antidoto contro se stesso, spalancando così la strada al cambiamento, ridando al disagio proporzioni più adeguate e portando ad accettare il fatto che problemi e crisi fanno parte dell’esistenza. In questo modo, quasi magicamente, ciò che avvelena la nostra vita viene visto da una prospettiva nuova, che svela come grano e zizzania siano due facce della stessa medaglia. Frasi come le precedenti perdono allora la loro connotazione negativa: «Non so decidere»... «E come l’ha deciso?»
Détails du livre
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Éditeur
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Langue
Italien -
Langue d'origine
Italien -
Date de publication
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Nombre de pages
108 -
Collection
À propos de l'auteur
Matteo Rampin
Matteo Rampin, medico, psichiatra e psicoterapeuta, è autore di più di trenta libri pubblicati in Italia e all'estero. È consulente personale di atleti, allenatori, manager e artisti di livello internazionale. Il suo approccio al miglioramento e al cambiamento si basa sull'applicazione delle neuroscienze a procedure non convenzionali di problem solving. Per Salani ha pubblicato anche Come imparare a studiare e Mozart era un figo, Bach ancora di più (con Leonora Armellini).