Uruguay, oggi. Germán, criminale recidivo accusato di un rapimento, esce di prigione grazie alle manovre di un losco avvocato. Tuttavia, c’è una condizione per il suo rilascio: dovrà aiutare ad assaltare un furgone blindato strapieno di soldi. Il colpo è pianificato in ogni dettaglio, ma qualcosa va storto... Sul caso si trova a indagare una poliziotta in crisi: Leonilda Lima crede ancora nella giustizia nonostante debba scontrarsi ogni giorno con la misoginia e la corruzione dei colleghi. Mentre il malaffare si propaga come un contagio invisibile, avvelenando Montevideo, alcuni personaggi solo all’apparenza secondari finiscono per prendersi il centro della scena. In particolare, la vendicativa Úrsula López, un’irresistibile antieroina – interprete di un radicale sovvertimento dell’estetica femminile dominante – decisa a superare ogni sfida, anche violando la legge. Di professione traduttrice, Úrsula è una donna matura, ma piena di insicurezze. La sua obesità è il tentativo di colmare un vuoto profondo creato da dolorosi traumi infantili che tornano a farle visita.
In una trama sviluppata su molteplici piani, Mercedes Rosende tratteggia con maestria narrativa un’umanità che sfoggia le stimmate del peccato e della colpa, nei cui ranghi è impossibile distinguere tra criminali e poliziotti. Quest’umanità irredimibile popola le strade di Montevideo, la città delle autorità incompetenti e corrotte, l’iniqua giungla d’asfalto, l'ambientazione ideale per un poliziesco dall’umorismo oscuro e foriero di un messaggio universale: mai sottovalutare le donne.
Détails du livre
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Langue
Italien -
Date de publication
À propos de l'auteur
Mercedes Rosende
Mercedes Rosende, nata a Montevideo (in Uruguay), ha una laurea in Giurisprudenza, un master in Politiche di integrazione e lavora come notaio. Ha pubblicato i romanzi: Demasiados blues (La Gotera, Premio Municipal de Narrativa, 2005), Historias de mujeres feas (2008), La muerte tendrá tus ojos (Premio Nacional de Literatura Sudamericana, 2008), El miserere de los crocodilos (Cosecha Roja, 2016).