Questo è uno di quei rari libri destinati a segnare una svolta nel corso normale degli studi in settori specifici della conoscenza. Non si tratta, in senso stretto, di un libro di storia del diritto medievale. È piuttosto un innovativo e documentato affresco, tracciato secondo una prospettiva del tutto inedita, di un momento di passaggio decisivo per la storia della cultura occidentale: quando, come e dove rinasce, dopo secoli di oblio, una scienza legale in Occidente? E perché? E a chi attribuirne il merito?
Queste le domande poste dall’americano Radding e affrontate con sguardo libero da quei condizionamenti e pregiudizi che invece tanto hanno gravato, e tuttora spesso gravano, su quanti affrontano l’epoca del «Rinascimento giuridico» in una prospettiva imbevuta di una secolare tradizione eurocentrica. A tali domande l’Autore, che ha una formazione di storico delle istituzioni e della cultura medievale, fornisce risposte intelligenti e misurate, sempre attente ai dati di fatto, mai lontane dalle fonti.
Avversato dalla paludata accademia, proprio per il suo infrangere quadri consolidati e perciò confortanti, il libro di Radding possiede la suggestione e la forza evocativa di un racconto che merita di essere letto anche al di fuori della stretta cerchia degli specialisti.
Détails du livre
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Éditeur
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Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Date de publication
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Nombre de pages
309 -
Collection
À propos de l'auteur
Charles M. Radding
Charles M. Radding è professore di Storia alla Michigan State University. Ha lavorato ampiamente su temi di storia culturale dei secoli XI e XII. La sua più recente pubblicazione (The Corpus Iuris Civilis in the Middle Ages) si occupa della storia della codificazione giustinianea nell’età del Rinascimento giuridico.