Una raccolta di saggi per tracciare un itinerario ideale nella storia del libertinismo italiano, da Paolo Sarpi a Gregorio Leti.
Venezia rappresenta il centro di questa tradizione, scettica e irriverente, che investe in una polemica incessante i costumi conformistici degli italiani, le aspirazioni politiche del papato, il dominio esercitato dagli spagnoli attraverso le massime della Ragion di Stato. Le vicende di questi scrittori, spesso avventurose, sono poste in relazione con quelle degli esprits forts d’oltralpe che scrivono di politica all’ombra del cardinale Richelieu. Nel loro rapporto ambivalente con il potere, i libertini sperimentano una continua tensione tra necessità del segreto e volontà di disinganno, prudente ricorso alla dissimulazione e consapevolezza della nascita dell’opinione pubblica. Le filosofie libertine, infine, offrono una riflessione realistica e disincantata sui limiti dell’agire politico e sulle cause occasionali e fortuite che ne sono alla radice.
Détails du livre
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Éditeur
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Langue
Italien -
Date de publication
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Nombre de pages
198 -
Collection
À propos de l'auteur
Giovanni Scarpato
Giovanni Scarpato insegna Storia del pensiero politico presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Federico II di Napoli. I suoi interessi di ricerca vertono sul pensiero politico italiano e francese tra Seicento e Restaurazione, con particolare riferimento alla filosofia di Giambattista Vico. Ha curato per Mimesis il volume Polis e polemos (2022) e ha pubblicato: Giambattista Vico dall’età delle riforme alla Restaurazione (2018), Verso governi umani (2018).