«Nessuno è brillante e coinvolgente come Nick Hornby nel ritrarre i sentimenti e i problemi di ognuno.»
Bookseller
«Lo scrittore migliore della sua generazione.»
The Sunday Times
«Hornby è uno scrittore che sa essere al tempo stesso brillante, arguto ed emotivamente generoso.»
The New York Times
«Il miracolo di Hornby sta nel descrivere un ’mondo piccolo’ con il distacco dell’ironia vera e con compassione profonda.»
Michele Serra
«I libri di Nick Hornby ci guardano dritti negli occhi e ci dicono la verità su vite che, a essere sinceri, non sono molto diverse dalle nostre... Hornby scommette tutto sull’autenticità.»
The Observer Review
Nel suo nuovo diario di letture Hornby non segue un copione prestabilito. In accordo con la sua idea di letteratura, si lascia guidare da passioni ed entusiasmi profondamente radicati nella vita, senza badare ai pareri della critica ufficiale. La sensazione che un romanzo sia claustrofobico, un prolungato disagio, così come pregiudizi e irragionevoli moti dell’animo, possono determinare l’interruzione di una lettura, ma in questo non c’è nulla di male, «altrimenti finiremmo sommersi dai libri». Così si passa da un saggio su Shakespeare a un graphic novel, da Henry Miller alla letteratura per l’infanzia e ai libri per gli adolescenti, un genere, quest’ultimo, di cui Hornby si è recentemente infatuato. Non manca una parte dedicata ai film, sempre visti con l’occhio dello scrittore appassionato di storie mai banali, specie se ruotano attorno alla vita di un genio della musica come Bob Dylan. E durante i Mondiali di calcio, per guardare ogni giorno le partite assieme ai suoi amici e fare qualche scommessa via Internet, Hornby riesce persino a passare un mese senza libri. Per poi rituffarvisi subito.
«Spassoso, vero e profondo.»
Roddy Doyle
«Nick Hornby, che si è conquistato il titolo di portavoce di una generazione, sa scrivere in modo sincero e deliziosamente autoironico tanto da rendere impossibile non riconoscersi almeno in parte nei suoi personaggi.»
Livia Manera
«Una voce davvero autentica.»
The Guardian
«Hornby mi piace perché è uno di quegli scrittori vicini alla gente normale. Sembra sempre che parli a te. È uno che ha la capacità di sparare nel mucchio e insieme di colpire bersagli precisi, dunque di passarti emozioni precise... La sua bravura è che è uno scrittore profondo e ironico...»
Giuseppe Cederna, la Repubblica
Bookseller
«Lo scrittore migliore della sua generazione.»
The Sunday Times
«Hornby è uno scrittore che sa essere al tempo stesso brillante, arguto ed emotivamente generoso.»
The New York Times
«Il miracolo di Hornby sta nel descrivere un ’mondo piccolo’ con il distacco dell’ironia vera e con compassione profonda.»
Michele Serra
«I libri di Nick Hornby ci guardano dritti negli occhi e ci dicono la verità su vite che, a essere sinceri, non sono molto diverse dalle nostre... Hornby scommette tutto sull’autenticità.»
The Observer Review
Nel suo nuovo diario di letture Hornby non segue un copione prestabilito. In accordo con la sua idea di letteratura, si lascia guidare da passioni ed entusiasmi profondamente radicati nella vita, senza badare ai pareri della critica ufficiale. La sensazione che un romanzo sia claustrofobico, un prolungato disagio, così come pregiudizi e irragionevoli moti dell’animo, possono determinare l’interruzione di una lettura, ma in questo non c’è nulla di male, «altrimenti finiremmo sommersi dai libri». Così si passa da un saggio su Shakespeare a un graphic novel, da Henry Miller alla letteratura per l’infanzia e ai libri per gli adolescenti, un genere, quest’ultimo, di cui Hornby si è recentemente infatuato. Non manca una parte dedicata ai film, sempre visti con l’occhio dello scrittore appassionato di storie mai banali, specie se ruotano attorno alla vita di un genio della musica come Bob Dylan. E durante i Mondiali di calcio, per guardare ogni giorno le partite assieme ai suoi amici e fare qualche scommessa via Internet, Hornby riesce persino a passare un mese senza libri. Per poi rituffarvisi subito.
«Spassoso, vero e profondo.»
Roddy Doyle
«Nick Hornby, che si è conquistato il titolo di portavoce di una generazione, sa scrivere in modo sincero e deliziosamente autoironico tanto da rendere impossibile non riconoscersi almeno in parte nei suoi personaggi.»
Livia Manera
«Una voce davvero autentica.»
The Guardian
«Hornby mi piace perché è uno di quegli scrittori vicini alla gente normale. Sembra sempre che parli a te. È uno che ha la capacità di sparare nel mucchio e insieme di colpire bersagli precisi, dunque di passarti emozioni precise... La sua bravura è che è uno scrittore profondo e ironico...»
Giuseppe Cederna, la Repubblica
Détails du livre
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Éditeur
-
Langue
Italien -
Langue d'origine
Anglais -
Date de publication
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Nombre de pages
180 -
Collection
À propos de l'auteur
Nick Hornby
Nick Hornby è nato nel 1957 e vive a Londra. I suoi libri sono pubblicati in Italia da Guanda: Alta fedeltà, Un ragazzo, Febbre a 90’, 31 canzoni, Non buttiamoci giù, Una vita da lettore, Tutto per una ragazza, Shakespeare scriveva per soldi, Tutta un’altra musica, È nata una star?, Sono tutte storie, Tutti mi danno del bastardo e Funny Girl. Sempre da Guanda sono usciti tre volumi da lui curati: i racconti di Le parole per dirlo, la raccolta di scritti sulla musica Rock, pop, jazz & altro e la raccolta di scritti sul calcio Il mio anno preferito, oltre allo script cinematografico An Education. Nick Hornby collabora anche a varie testate, fra cui «Internazionale».