«Un libro potente e sincero, una testimonianza vitale ed empatica che ci insegna a essere liberi, a non aver paura di cadere. Perché nessun volo è possibile, senza il coraggio di spiccare un salto. Insieme.»
Matteo Bussola
Nel 2009 Vanni Oddera, star del Freestyle motocross, è all’apice del successo. La sua motocicletta, passione di una vita, lo fa letteralmente volare: ad acclamare i suoi salti spettacolari, una folla osannante, e tutto intorno feste, ragazze, lusso. Ma è un incontro casuale in un taxi a cambiargli il destino: il momento magico in cui due uomini dalle opposte fortune si guardano dritto negli occhi e afferrano lo stesso brandello di felicità. Da quell’incontro prende avvio la sua avventura più bella, che oggi ripercorre dialogando con la piccola figlia Alma. Il sogno che la ispira è far sentire a ragazzi malati o disabili quanto è bello il vento in faccia anche quando non c’è. Rombando lungo i corridoi degli ospedali, entrando con l’allegria dei motori nelle loro case e nelle loro vite, saltando sotto le loro finestre e sui loro letti, portandoli in sella per boschi e prati, sfidando le regole, le convenzioni, le quarantene, Vanni, con la sua tribù di freestyler, regala a questi bambini assetati di vita l’ebbrezza della libertà, la forza della normalità, il futuro che non avranno e perfino il passato che non hanno avuto. E con alcuni di loro – Lorenzo, il primo, e poi Luca, Jacopo, Giorgia e molti altri – sperimenta la grazia dell’amicizia, che nasce sulla terra, sconfigge il tempo, porta fino al cielo. Perché da soli si va veloci, ma in due si va molto più lontano.
Matteo Bussola
Nel 2009 Vanni Oddera, star del Freestyle motocross, è all’apice del successo. La sua motocicletta, passione di una vita, lo fa letteralmente volare: ad acclamare i suoi salti spettacolari, una folla osannante, e tutto intorno feste, ragazze, lusso. Ma è un incontro casuale in un taxi a cambiargli il destino: il momento magico in cui due uomini dalle opposte fortune si guardano dritto negli occhi e afferrano lo stesso brandello di felicità. Da quell’incontro prende avvio la sua avventura più bella, che oggi ripercorre dialogando con la piccola figlia Alma. Il sogno che la ispira è far sentire a ragazzi malati o disabili quanto è bello il vento in faccia anche quando non c’è. Rombando lungo i corridoi degli ospedali, entrando con l’allegria dei motori nelle loro case e nelle loro vite, saltando sotto le loro finestre e sui loro letti, portandoli in sella per boschi e prati, sfidando le regole, le convenzioni, le quarantene, Vanni, con la sua tribù di freestyler, regala a questi bambini assetati di vita l’ebbrezza della libertà, la forza della normalità, il futuro che non avranno e perfino il passato che non hanno avuto. E con alcuni di loro – Lorenzo, il primo, e poi Luca, Jacopo, Giorgia e molti altri – sperimenta la grazia dell’amicizia, che nasce sulla terra, sconfigge il tempo, porta fino al cielo. Perché da soli si va veloci, ma in due si va molto più lontano.
Détails du livre
-
Éditeur
-
Langue
Italien -
Date de publication
-
Nombre de pages
128 -
Collection
À propos de l'auteur
Vanni Oddera
Vanni Oddera è nato nel 1980 a Pontinvrea, un paese tra Genova e Savona. A scuola non andava bene perché preferiva giocare e correre nei boschi dove ha conosciuto il suo primo amico, il cinghiale Scheggia. Il suo sogno era possedere una motocicletta, con i primi soldi guadagnati se ne è comprata una, e la sua vita è cambiata. In breve tempo è diventato campione di Freestyle Motocross e dal 2009 ha cominciato a condividere questa sua grande passione attraverso la mototerapia, esibizioni di motocross acrobatiche dove bambini disabili, portatori di handicap, malati oncologici, persone in carrozzella possono provare l’euforia di salire in sella col campione. Un progetto volto a regalare emozioni e adrenalina a chi sembrerebbe destinato a non provarle. La storia di come è nata la mototerapia l’ha raccontata nel Grande salto, uscito per Ponte alle Grazie nel 2017. In questo nuovo libro invece ci fa incontrare i suoi centauri: bambini e ragazzi che chiedono ancora un po’ di vita alla vita.