Archetipi del femminile
Rappresentazioni di genere, identità e ruoli sociali nell’arte dalle origini a oggi
Alessandra Buccheri
Giulia Ingarao
Emilia Valenza
L’archetipo della Dea Madre primitiva non è mai scomparso, ha solo mutato forma frazionando e moltiplicando la sua carica generatrice. I dieci saggi raccolti in questo libro ne esplorano, attraverso l’arte, le diverse sembianze, ruoli e attributi; diventa signora della natura, santa, martire, strega e madre vergine. Nel Rinascimento ri-afferma la sua identità attraverso l’autoritratto al femminile; nel Novecento le artiste surrealiste promuovono una nuova mitologia matriarcale mentre le “immagini insepolte” delle potenti Meteres ossessionano la fantasia degli artisti visionari. Negli anni del femminismo il luogo della lotta per la parità dei diritti è il corpo e la Dea Madre riafferma la sua potenza nell’autodeterminazione delle donne. Le sembianze dell’essere donna nelle diverse metamorfosi sconfinano, testimoniando come le trasformazioni dell’antica Dea non furono una sostituzione culturale, ma un’ibridazione graduale ancora oggi viva.
Détails du livre
-
Éditeur
-
Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Date de publication
-
Collection
À propos de l'auteur
Alessandra Buccheri
Alessandra Buccheri è specializzata in Storia dell’arte moderna presso l’Università di Firenze e ha conseguito il dottorato alla University of Oxford. Ha insegnato presso la Scuola Normale di Pisa, University of Oxford e Florence University of the Arts. A partire dal 2010 insegna all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sull’arte italiana tra il Rinascimento e il Barocco; ha collaborato a vari progetti di ricerca e partecipato a convegni nazionali e internazionali.
Giulia Ingarao
Giulia Ingarao insegna Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Palermo; è specializzata in Storia dell’Arte presso l’Universidad Nacional Autónoma de México e ha conseguito il Dottorato di Ricerca all’Università di Palermo. Il surrealismo e l’arte italiana del dopoguerra costituiscono i suoi principali interessi di ricerca; è direttore artistico di Ruber.contemporanea e ha curato mostre di artisti emergenti e storicizzati. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni; per Mimesis ha pubblicato Leonora Carrington: un viaggio nel Novecento (2014).
Emilia Valenza
Emilia Valenza è docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. È critica d’arte e come curatrice indipendente ha progettato mostre d’arte ed eventi culturali presso gallerie private ed istituzioni pubbliche. È stata componente del comitato scientifico di ZAC, ha co-diretto il Festival Internazionale di Fotografia Open Air Gibellina Photo-Festival ed è membro del Comitato scientifico della Fondazione Orestiadi. Tra i suoi principali interessi la fotografia contemporanea e l’arte al femminile.