Smetto quando voglio (ma anche no)
21 giorni per scoprire come stare sui social in modo consapevole
Riccardo Pozzoli
Dall'autore bestseller di Non è un lavoro per vecchi
C'è chi li ama alla follia e ne fa un uso smodato. Chi li detesta e pensa siano la causa di tutti i mali della società. Chi non ammetterà mai di esserne dipendente, chi ci bazzica ma non si espone, chi ci si diverte senza subirli. Che li si ami o si odi, è passato il tempo in cui si credeva che i social media fossero una moda passeggera: quindici anni fa, quando Facebook muoveva i primi passi, e i vari Snapchat, Instagram, Musically erano ancora da venire, senza saperlo stavamo assistendo a una svolta irreversibile nel nostro modo di comunicare. Oggi ci serviamo dei social per rendere pubblici dettagli anche intimi delle nostre vite, per tenerci aggiornati, informarci, fare acquisti, e purtroppo anche per litigare, invidiare vite altrui apparentemente perfette, farci sfruttare dalle aziende e farci ingannare dai politici, fino a casi estremi di bullismo e persecuzioni. È comprensibile che, insieme alla diffusione dei social, aumenti la preoccupazione per i loro risvolti negativi. Il "benessere digitale" è un'esigenza così sentita che spesso vengono proposte soluzioni drastiche (e irrealistiche) come chiudere tutti i propri account e sottoporsi a una vera propria dieta digitale. Riccardo Pozzoli, invece, che della comunicazione sui social ha saputo fare una professione di grande successo, propone un approccio molto più fresco e amichevole. Se è vero che tutti noi siamo umani e commettiamo qualche peccato (o più di uno) sui social, possiamo scoprire insieme come disinnescare i comportamenti dannosi per noi e per gli altri. In 21 giorni, il tempo che basta per acquisire nuove abitudini o trasformare quelle vecchie: non serve più tempo per imparare a incorporare in modo consapevole i social nella nostra vita quotidiana, senza permettere che ce la rovinino ma, anzi, cogliendone i vantaggi. Con un po' di leggerezza e il giusto senso della misura.
C'è chi li ama alla follia e ne fa un uso smodato. Chi li detesta e pensa siano la causa di tutti i mali della società. Chi non ammetterà mai di esserne dipendente, chi ci bazzica ma non si espone, chi ci si diverte senza subirli. Che li si ami o si odi, è passato il tempo in cui si credeva che i social media fossero una moda passeggera: quindici anni fa, quando Facebook muoveva i primi passi, e i vari Snapchat, Instagram, Musically erano ancora da venire, senza saperlo stavamo assistendo a una svolta irreversibile nel nostro modo di comunicare. Oggi ci serviamo dei social per rendere pubblici dettagli anche intimi delle nostre vite, per tenerci aggiornati, informarci, fare acquisti, e purtroppo anche per litigare, invidiare vite altrui apparentemente perfette, farci sfruttare dalle aziende e farci ingannare dai politici, fino a casi estremi di bullismo e persecuzioni. È comprensibile che, insieme alla diffusione dei social, aumenti la preoccupazione per i loro risvolti negativi. Il "benessere digitale" è un'esigenza così sentita che spesso vengono proposte soluzioni drastiche (e irrealistiche) come chiudere tutti i propri account e sottoporsi a una vera propria dieta digitale. Riccardo Pozzoli, invece, che della comunicazione sui social ha saputo fare una professione di grande successo, propone un approccio molto più fresco e amichevole. Se è vero che tutti noi siamo umani e commettiamo qualche peccato (o più di uno) sui social, possiamo scoprire insieme come disinnescare i comportamenti dannosi per noi e per gli altri. In 21 giorni, il tempo che basta per acquisire nuove abitudini o trasformare quelle vecchie: non serve più tempo per imparare a incorporare in modo consapevole i social nella nostra vita quotidiana, senza permettere che ce la rovinino ma, anzi, cogliendone i vantaggi. Con un po' di leggerezza e il giusto senso della misura.
Détails du livre
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Éditeur
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Langue
Italien -
Date de publication
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Nombre de pages
224
À propos de l'auteur
Riccardo Pozzoli
Riccardo è uno startupper di 32 anni nato e cresciuto nella campagna milanese. Dopo la laurea in finanza e il master in marketing alla Bocconi di Milano, la sua prima esperienza lavorativa è stata uno stage a Chicago, negli Usa, che ha ispirato TheBlondeSalad.com: co-fondato nel 2009, è tra i più influenti e seguiti fashion blog del mondo. Negli anni successivi Riccardo ha continuato a creare business nell’ambito del cibo e della moda, mantenendo sempre una forte vocazione digital e co-fondando altre cinque startup. Oggi tiene conferenze sull’influencer marketing in università come Harvard e Columbia, collabora con Condé Nast Italia e continua a sviluppare nuove startup.