Raffaele Pettazzoni (1883-1959) è stato il più grande storico delle religioni del Novecento. Fu uno dei primi accademici a proporre uno studio laico e storico-critico della religione in chiave universale, preservandone allo stesso tempo il carattere autonomo, irriducibile a qualsiasi altra dimensione della natura umana. Come scrisse nel 1913, la scienza delle religioni fonda il suo metodo “sulla natura del suo proprio oggetto, cioè del fatto religioso indefinitamente vario e multiforme nel tempo e nello spazio, ma nell’essenza sua uno e definito”. Filologo, archeologo ed etnologo rigoroso per formazione, nei suoi studi applica un metodo storico-comparativo, col quale fenomeni e mondi religiosi individuati storicamente vengono comparati nel loro sviluppo diacronico e interpretati alla luce delle dinamiche parallele o divergenti che li caratterizzano. I percorsi principali della sua ricerca, della quale egli percepì l’orizzonte visionario, la dimensione ascetica e la speciale funzione pedagogica, sono condensati in una serie di Saggi redatti nell’arco di venticinque anni e ristampati nel 1946 nella fase culminante della sua carriera con una illuminante “Prefazione”. Essi ruotano attorno a tre nuclei fondamentali: il monoteismo, la confessione dei peccati e la fenomenologia storico-religiosa. Dopo quasi settant’anni, essi conservano gran parte della loro vitalità e acquistano ulteriore risalto dal confronto con le ricerche successive che da lui hanno esplicitamente o implicitamente preso le mosse, ricerche che sono presentate e criticamente discusse nella “Postfazione” del curatore.
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Italien -
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À propos de l'auteur
Raffaele Pettazzoni
Raffaele Pettazzoni (1883-1959) è stato il più grande storico delle religioni del Novecento. Fu uno dei primi accademici a proporre uno studio laico e storico-critico della religione in chiave universale, preservandone allo stesso tempo il carattere autonomo, irriducibile a qualsiasi altra dimensione della natura umana.