Bambini, donne e uomini approdano sulle nostre coste fuggendo da povertà e guerra, arrivando spesso in condizioni disperate o già morti. Il viaggio non di rado è terribile, costellato di sofferenze e violenze. I numeri sono impressionanti. Papa Francesco l’ha definita la tragedia più grande dopo quella della Seconda Guerra Mondiale. Essa ci interpella come cittadini e come persone, perché mette alla prova la nostra democrazia, il nostro sistema di diritti e più profondamente il nostro senso di umanità. La risposta dell’Europa è una vergogna che resterà come una macchia nella nostra storia. La situazione certo è complessa, tuttavia c’è una domanda semplice alla quale non possiamo sfuggire: quale atteggiamento avere adesso nei confronti di queste persone che bussano alle nostre porte? Oggi il cinismo, l’omertà e l’indifferenza vengono spesso fatti passare per realismo. Bisogna allora essere chiari: chi chiude le porte alla vittima che chiede aiuto, o volge lo sguardo altrove, diventa complice del suo carnefice.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
96 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Vincenzo Sorrentino
È professore di Filosofia politica presso l’Università di Perugia. Tra i suoi libri: Il pensiero politico di Foucault (2008; finalista al Premio Filosofico Castiglioncello 2009), Il potere invisibile. Il segreto e la menzogna nella politica contemporanea (2011; Premio Nazionale di Filosofia Certaldo 2012) e Cupio dissolvi. Senso della vita e abbandono (2015; tradotto in francese nel 2016). È condirettore di «Cosmopolis. Rivista di filosofia e teoria politica». Con Castelvecchi ha già pubblicato Aiutarli a casa nostra. Per un’Europa della compassione (2018; tradotto in francese nel 2019 e da cui è stato tratto il monologo Una traccia di non assuefazione, di Laura Fatini) e il romanzo Con una piccola torcia nel buio (2020).