Capitalismo predatore
Come gli Usa fermarono i progetti di Mattei e Olivetti e normalizzarono l’Italia
Bruno Amoroso
Nico Perrone
Enrico Mattei e Adriano Olivetti davano fastidio agli Stati Uniti. Andavano fermati. Il primo insidiava il monopolio delle «Sette sorelle» sul petrolio. Il secondo non solo proponeva un nuovo modello sociale – immaginando un’impresa che facesse proprie le istanze del bene comune – ma aveva portato l’azienda di Ivrea ad essere protagonista nelle ricerche sui calcolatori. L’eredità di Mattei e Olivetti è stata gettata alle ortiche e dissipata nella lunga sbornia liberista che ha attraversato il Paese. Dal 1991 al 2001 sulla Penisola si scaraventa una valanga di privatizzazioni (banche e imprese). E non può non saltare agli occhi la «coincidenza» temporale di questa svendita con la stagione di Mani Pulite, un’operazione politico-giudiziaria, sostengono gli autori in questo saggio, «certamente incoraggiata dagli Usa», e che tolse di mezzo gli imprenditori e i politici che avevano contribuito al rafforzamento dell’economia italiana. Con la liquidazione dell’Eni e dell’Iri si riportava l’Italia alle condizioni del dopoguerra: quelle di un Paese minore nel contesto internazionale. Amoroso e Perrone si mettono sulle tracce dei liquidatori dell’interesse nazionale, senza nostalgie per il passato ma mossi da un bisogno di verità e chiarezza sulle ragioni del declino italiano.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
96 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Bruno Amoroso
E' docente di Economia Internazionale presso l’Università Roskilde in Danimarca, coordina programmi di ricerca e cooperazione con i Paesi dell’Asia e del Mediterraneo. Presiede il Centro Studi Federico Caffè. Tra le ultime pubblicazioni: La stanza rossa, riflessioni scandinave di Federico Caffè (2004), Per il bene comune, dallo stato del benessere alla società del benessere (2009), figli di Troika (2013), Un’Europa possibile (2014), Come gli Usa fermarono i progetti di Mattei e Olivetti e normalizzarono l’Italia (2014).
Nico Perrone
Studia, tramite accurate ricerche negli archivi, fatti e personaggi che hanno segnato la Storia. Fra i suoi libri: Enrico Mattei, L’inventore del trasformismo, Progetto di un impero, De Gasperi e l’America, Il truglio, La Loggia della Philantropia, La profezia di Sciascia, Arrestate Garibaldi. Per Castelvecchi è autore, insieme a Bruno Amoroso, di Capitalismo predatore (2014). Ha insegnato Storia moderna e contemporanea nelle Università di Bari e di Roskilde (Danimarca).