Una donna che ha superato i cinquant’anni si ritrova in una sola assurda notte ad aver a che fare con tutti gli uomini della sua vita. Incanto? Pazzia? Verità? Rappresentazioni della sua mente? Qualunque cosa essi siano ella vi arranca dietro, li istiga all’azione e alla reazione, invoca il loro ricordo o torna a combatterli ancora una volta. Gli uomini di ciao maschio sono fantasmi reali, capaci ancora di far male, anche se la loro lancia sembra spuntata e il loro artiglio addolcito dal tempo.
Valeria Parrella crea un campo di lotta, dove lei e loro, gli uomini, superbi e ingenui contraltari, ingaggiano un corpo a corpo, senza esclusione di colpi, al netto della malinconia e dei bei ricordi, crudo e spietato. Ai maschi che ha avuto, non concede nulla più della nuda verità, perché nulla più della verità, lei, concede a se stessa. È tardi per altre generosità, è tempo di fare i conti e di arrivare al cuore delle cose, oltre che di se stessi.
“La mia vita intera: un metodo sperimentale
per il quale non ho avuto poi il tempo di redigere una teoria.”
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Collana
Sull'autore
Valeria Parrella
Valeria Parrella vive a Napoli. Mosca più balena, il suo libro d’esordio, ha vinto i premi Campiello Opera Prima, Procida e Amelia Rosselli. La sua seconda raccolta di racconti, Per grazia ricevuta, è stata finalista al premio Strega 2005 e ha vinto i premi Renato Fucini e Zerilli-Merimò. Tra i suoi romanzi, ricordiamo Lo spazio bianco (2008), da cui Francesca Comencini ha tratto l'omonimo film, Tempo di imparare (2011), Enciclopedia della donna. Aggiornamento (2017) e Almarina (2019), candidato al LXXIV Premio Strega.
È autrice dei testi teatrali Tre terzi (2009, insieme a Diego De Silva e Antonio Pascale), Ciao maschio (2009) e Antigone (2012). Per Ricordi, in apertura della stagione sinfonica al Teatro San Carlo, ha firmato nel 2011 il libretto Terra su musica di Luca Francesconi. Ha inoltre curato la riedizione italiana de Il Fiume di Rumer Godden (2012). Da anni si occupa della rubrica dei libri di “Grazia” e collabora con “Repubblica”. Le sue opere sono tradotte in Francia, Germania, Spagna e negli Stati Uniti.