«Una feroce analisi del nostro cammino culturale e politico. Una fragile storia d'amore e uno sguardo senza pietà su dove siamo diretti. È, in altre parole, un libro che richiede e merita di essere letto.»
Mohsin Hamid
«Un romanzo così ispirato, così pieno di verità, che potrebbe dividere gli atomi - o fermare il tempo - o seminare speranza. Come vedere, per la prima volta, se stessi nel mondo, senza illusioni. Figli della nuova India è il coup de littérature di cui il nostro folle mondo ha bisogno.»
Junot Díaz
«Un'opera d'arte. Un romanzo commovente che consacra Mishra come grande narratore, oltre che saggista.»
Financial Times
«Con Figli della nuova India, Mishra riapre un percorso artistico interrotto e molto attuale, che affida al linguaggio del romanzo una complessità e un'istanza di verità inaccessibili ad altre scritture.»
Alias Domenica - Il Manifesto
L’Indian Institute of Technology è un sogno per tutti i giovani indiani che desiderano raggiungere il successo e sfondare nel mondo della finanza. Soprattutto per chi, come Arun, è nato in una casta inferiore e ha conosciuto un’infanzia di privazioni e durezza. Per questo, quando viene ammesso nella prestigiosa università di Delhi, Arun sa di avere tra le mani il lasciapassare per un futuro diverso, la possibilità di riscattarsi dalla sorte dei genitori. Ma le cose per lui non vanno come aveva sognato: sempre tormentato dal timore di essere smascherato come intruso, non sa condividere la feroce ambizione degli altri studenti, quello sfrenato desiderio di fama e ricchezza che li porterà a valicare le barriere sociali. Così, mentre gli amici, terminati gli studi, conducono una vita in stile Gatsby, tra lusso, feste e una estrema libertà sessuale, Arun si ritira con la vecchia madre in un piccolo villaggio sull’Himalaya dove, immerso nel paesaggio vasto e silenzioso, si dedica al lavoro di traduzione. Il suo idillio solitario si interrompe però con l’arrivo di Alia, una giovane donna che sta raccogliendo materiale per scrivere un libro sui suoi vecchi compagni dell’IIT. Affascinato, Arun si lascia trascinare in quel mondo da cui era fuggito e si trova davanti a una verità incontestabile: «Per troppi uomini come noi essere liberi ha significato profanare gli ideali e i valori che guidano la maggior parte degli esseri umani». Se vuole occupare un posto vicino ad Alia, Arun si troverà costretto a scegliere: non solo da che parte stare, ma che persona vuole essere.
Mohsin Hamid
«Un romanzo così ispirato, così pieno di verità, che potrebbe dividere gli atomi - o fermare il tempo - o seminare speranza. Come vedere, per la prima volta, se stessi nel mondo, senza illusioni. Figli della nuova India è il coup de littérature di cui il nostro folle mondo ha bisogno.»
Junot Díaz
«Un'opera d'arte. Un romanzo commovente che consacra Mishra come grande narratore, oltre che saggista.»
Financial Times
«Con Figli della nuova India, Mishra riapre un percorso artistico interrotto e molto attuale, che affida al linguaggio del romanzo una complessità e un'istanza di verità inaccessibili ad altre scritture.»
Alias Domenica - Il Manifesto
L’Indian Institute of Technology è un sogno per tutti i giovani indiani che desiderano raggiungere il successo e sfondare nel mondo della finanza. Soprattutto per chi, come Arun, è nato in una casta inferiore e ha conosciuto un’infanzia di privazioni e durezza. Per questo, quando viene ammesso nella prestigiosa università di Delhi, Arun sa di avere tra le mani il lasciapassare per un futuro diverso, la possibilità di riscattarsi dalla sorte dei genitori. Ma le cose per lui non vanno come aveva sognato: sempre tormentato dal timore di essere smascherato come intruso, non sa condividere la feroce ambizione degli altri studenti, quello sfrenato desiderio di fama e ricchezza che li porterà a valicare le barriere sociali. Così, mentre gli amici, terminati gli studi, conducono una vita in stile Gatsby, tra lusso, feste e una estrema libertà sessuale, Arun si ritira con la vecchia madre in un piccolo villaggio sull’Himalaya dove, immerso nel paesaggio vasto e silenzioso, si dedica al lavoro di traduzione. Il suo idillio solitario si interrompe però con l’arrivo di Alia, una giovane donna che sta raccogliendo materiale per scrivere un libro sui suoi vecchi compagni dell’IIT. Affascinato, Arun si lascia trascinare in quel mondo da cui era fuggito e si trova davanti a una verità incontestabile: «Per troppi uomini come noi essere liberi ha significato profanare gli ideali e i valori che guidano la maggior parte degli esseri umani». Se vuole occupare un posto vicino ad Alia, Arun si troverà costretto a scegliere: non solo da che parte stare, ma che persona vuole essere.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
352 -
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Pankaj Mishra
Pankaj Mishra (1969) è un saggista, scrittore e attivista indiano. Collabora con testate di fama internazionale come il Guardian, il New York Times, il New Yorker. Per Guanda ha pubblicato il romanzo I romantici.