Il volume raccoglie una serie di studi dedicati alla comprensione della modernità dal punto di vista del pensiero ebraico. Un pensiero vicino e lontano al tempo stesso, perché sempre in dialogo con la filosofia occidentale, ma anche autonomo per l’agenda dei temi affrontati, il lessico utilizzato, ispirato all’orizzonte argomentativo esegetico, biblico-talmudico, e infine per il metodo utilizzato: una razionalità improntata a esigenze etiche e un’argomentazione più inclusiva e flessibile della semplice deduzione logica e lineare. Da questa prospettiva i contributi di Elia del Medigo, Benedetto Frizzi, Samuel David Luzzatto, Isacco Samuele Reggio, Moses Mendelssohn, Elia Benamozegh, Carlo Michelstaedter ed Emil Fackenheim ci consentono di indagare sul dibattito che la modernità ha aperto all’interno della tradizione ebraica e sulle sfide che questa ha suscitato non solo per l’ebraismo, ma anche per il dialogo ebraico-cristiano, per la civiltà occidentale e la stessa filosofia.
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Italiano -
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Sull'autore
Marco Grusovin
Marco Grusovin, docente di Filosofia ed Ebraico biblico presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Gorizia, Trieste e Udine e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Udine (Facoltà Teologica del Triveneto). Collabora con il Centro Interdipartimentale di Filosofia Medievale “C. Giacon” dell’Università di Padova. Dal 2003 al 2010 è stato presidente dell’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia. È membro dei comitati scientifici di redazione delle riviste «Studia Patavina» e «Per la filosofia: filosofia e insegnamento». Ha al suo attivo una ventina di pubblicazioni dedicate alla storia del pensiero ebraico in età moderna e contemporanea.