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Padre e figlio, rampolli dell’alta società europea (e asiatica) dell’Otto e Novecento, liberali raffinati, scettici, schopenhaueriani e nietzschiani, si interrogano sulle cause profonde dell’antisemitismo contemporaneo. Heinrich scrive a inizio Novecento, poco dopo il bestseller di Chamberlain, I fondamenti del XIX secolo. Richard, noto oggi quale fondatore del movimento Paneuropa e “ideologo” del presunto piano di “sostituzione etnica”, si concentra sulla genesi e sulla fortuna dell’antisemitismo nazista espresso nel Mito del XX secolo di Rosenberg. La posizione nietzschiana, aristocratica e illuminista di entrambi vede nel monoteismo e, quindi, nella morale del risentimento gli ostacoli all’insorgenza dell’autentica tolleranza religiosa. Un’analisi rigorosa quella di Heinrich, basata sulle fonti cristiane, e attenta anche al mondo ebraico extra-europeo, che permette di chiarire una volta per tutte la filosofia politica del figlio Richard.

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Sull'autore

Heinrich Johann Maria von Coudenhove-Kalergi

Heinrich Johann Maria von Coudenhove-Kalergi (Vienna, 1859 - Ronsberg, 1906), padre di Richard Nikolaus von Coudenhove-Kalergi, è stato un viaggiatore e diplomatico austriaco. Svolse i suoi incarichi in numerose città, tra cui Atene, Costantinopoli, Rio de Janeiro e Buenos Aires. Rimase per quattro anni in Giappone, dove studiò il buddhismo e sposò una giovane donna giapponese.

Richard Nikolaus von Coudenhove-Kalergi

Richard Nikolaus von Coudenhove-Kalergi (Tokyo, 1894 - Schruns, 1972) è stato un politico e filosofo austriaco. Dopo aver pubblicato un volume intitolato Paneuropa (1923), fondò nello stesso anno l’Unione paneuropea e fu primo uomo politico a proporre un progetto di Europa unita.

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