«Shteyngart è un patrimonio nazionale. Ha spesso scritto con grande humour e grande cuore, ma mai come in questo romanzo.»
Jonathan Safran Foer
«Un romanzo perfetto per quest'epoca e per tutte le epoche, l'unico reperto testuale dell'era della pandemia da conservare e mettere in una capsula del tempo a futura memoria di tutto ciò che è buono, vero e bello nella letteratura.»
The New York Times
«Otto amici, una casa in campagna e sei mesi di isolamento: una storia sull'amore, l'amicizia, la famiglia.»
USA Today
«Un omaggio a Cechov in quattro atti, con un finale che vi spezzerà il cuore.»
The Washington Post
«Il grande romanzo americano sulla pandemia che solo Gary Shteyngart poteva scrivere: autenticamente multiculturale, scritto con una penna assassina e attraversato da una vitalità selvaggia.»
Kirkus Reviews
«Una favola potente per questo nostro tempo guasto.»
Salman Rushdie
Nei mesi del lockdown, la tenuta di campagna degli immigrati ebrei sovietici Sasha e Masha Senderovsky diventa una destinazione ambita. Alla coppia e alla figlia adottiva Nat, una bambina di otto anni ansiosa e brillante, più interessata alla sua identità asiatica che alle lezioni di russo imposte dalla madre, si uniscono Dee, ex studentessa di Sasha specializzata nel provocare i benpensanti, L’Attore, divo hollywoodiano in incognito, e tre compagni di liceo di Sasha: Karen, multimilionaria creatrice di un’app di successo, Ed, erede di una ricca famiglia coreana, e Vinod, scrittore mancato. Nella piccola colonia lungo il fiume Hudson – rifugio dal virus come in un moderno Decameron, ma anche asfittica clausura da reality show, isola progressista sotto assedio nell’America trumpiana e decadente dacha cechoviana – si inseguono nostalgie e risentimenti, amori decennali inconfessati e nuove passioni scatenate da un Cupido digitale. Ma su tutto incombono la paura del contagio e i problemi finanziari del padrone di casa, la cui carriera di scrittore comico è tutt’altro che in ascesa. Per conservare l’adorata tenuta deve convincere L’Attore a trasformare la sua sceneggiatura in una serie televisiva, impresa per cui sembra disposto a sacrificare tutto: amicizie, dignità e perfino la moglie. In questo nuovo romanzo Gary Shteyngart scatena il suo umorismo caustico contro le paranoie, le ipocrisie e i vezzi di un gruppo di privilegiati, ma al tempo stesso coglie il clima universale di quei mesi, la sospensione di progetti e legami, la forza di ciò che davvero conta e ci unisce.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Inglese -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
400 -
Traduttore
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Gary Shteyngart
Gary Shteyngart, nato a Leningrado nel 1972, si è trasferito negli Stati Uniti all’età di sette anni e vive a New York. Ha esordito nel 2002 con il romanzo Il manuale del debuttante russo. Nel 2010 è stato segnalato dal New Yorker come uno dei migliori scrittori americani under 40. Guanda ha pubblicato anche Absurdistan, Storia d’amore vera e supertriste, Mi chiamavano Piccolo Fallimento, Destinazione America e La Casa sulla collina, che è stato segnalato come miglior libro del 2021 dalle principali testate americane, fra cui New York Times, Financial Times, Washington Post, Time, Los Angeles Times, New York Post, Kirkus Reviews.