Una cella. Un personaggio. Inquisitori che si susseguono per portare avanti un interrogatorio. Vogliono una confessione. Con le buone o, soprattutto, con le cattive. Blandiscono e minacciano: chi hanno davanti? Un attivista per i diritti umani, un’adolescente, un giovane sportivo, un bambino, un’attrice, uno studente, un rapper, un poeta e regista cinematografico, rappresentanti di una comunità, di un popolo che protesta contro un regime che li opprime da anni. Che cos’hanno in comune? Che sono tutti morti. Che le loro voci sono state soffocate e messe a tacere, i corpi fatti sparire. Ma non le loro parole. Le loro invocazioni. Il loro desiderio di giustizia, di riscatto, di un’esistenza normale. Di arte, di cultura. Di musica, di poesia, di romanzi, di cinema e teatro. Lui. Un personaggio per migliaia di volti, per migliaia di vite schiacciate ma non dimenticate. Mai dimenticate. Perché la potenza delle parole trae forza dal loro dolore, dalle urla, dall’umiliazione e dalle torture sofferte, innalzandosi in un unico profondo grido di libertà. Il volume contiene la versione in lingua persiana del testo.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Ashkan Khatibi
Ashkan Khatibi (1979, Teheran, Iran) è attore e regista: in patria è uno dei più famosi nel panorama cinematografico, televisivo e teatrale, protagonista di Khatoon. Once Upon a Time in Iran, una serie televisiva ultrapopolare nel Paese. Dopo il movimento «Donna, Vita, Libertà», è fuggito in Italia, dove continua a lottare per il suo Paese, facendo sentire la sua voce al mondo.