Che cosa sappiamo della vasta platea degli uomini italiani? Le ricerche scientifiche, la letteratura di divulgazione, il sistema mediatico ci consegnano un profilo contraddittorio, dai limiti incerti, ancorato agli stereotipi tradizionali (il “latin lover”, il patriarca, l’antieroe, il “Peter Pan”) in larga misura sorpassati, ma che legittimano il pregiudizio di un maschio italiano condannato a una perenne immobilità. Una rappresentazione spesso lontana dai problemi essenziali e dalla dinamica della vita concreta degli uomini. Questo libro viceversa punta la lente sul mutamento, attraverso la ricostruzione dell’esperienza maschile, negli anni tumultuosi a partire dal secondo dopoguerra. Attenzione particolare viene assegnata alle diverse stratificazioni che si sono formate all’interno degli uomini del nostro Paese, specialmente nell’ultimo decennio, connotato da una crisi economica e sociale che ha fortemente inciso su diversi capisaldi della mascolinità italiana tradizionale, già messa in discussione dal cambiamento epocale del mondo femminile, che ha comportato la ridefi nizione dei “rapporti di genere” anche nella società italiana.
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Italiano -
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Sull'autore
Arnaldo Spallacci
Arnaldo Spallacci, sociologo, già docente di Sociologia presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Si occupa di identità maschile contemporanea, dei corsi di vita dei padri e degli uomini italiani, del vissuto scolastico dei giovani, degli stereotipi di genere e di consumi culturali. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Donne: infiniti possibili (con C. Tolomelli, 2007); Maschi (2012); Padri, famiglia, paternità. Aggiornamenti su uomini e padri in Italia nel volume Ambiguo paterno a cura di E. Morgagni e I. Morini (2017).