Il termine «coscienza» si riferisce a concetti diversi la cui definizione e il cui studio hanno fatto parte, nella storia del pensiero filosofico e psicologico, di ambiti disciplinari a volte lontani e in contrasto tra loro. L’influenza del dualismo cartesiano tra mente e corpo ha consolidato l’idea che il mentale appartenga a una realtà ontologica non catturabile dalle leggi del mondo fisico e ha impedito, per molto tempo, che lo studio della coscienza potesse rientrare nel dominio delle scienze naturali. In queste pagine Anna Berti si colloca nella prospettiva opposta. Dopo aver discusso la legittimità e i problemi metodologici che si incontrano nello studio dei processi coscienti, vengono presentate le sindromi neuropsicologiche che più hanno contribuito a svelare operazioni e strutture del mentale legate ai meccanismi della consapevolezza, non individuabili quando il cervello funziona normalmente: lo studio dei casi clinici permette di trarre delle inferenze sulla struttura e sugli aspetti funzionali e adattativi della coscienza. I dati clinici sono discussi e confrontati con quelli ottenuti dalle più moderne tecniche di indagine neurobiologica, come la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e la stimolazione magnetica transcranica (TMS). Nelle conclusioni viene presentata un’ipotesi relativa alla struttura dei processi di consapevolezza, secondo cui la coscienza non può essere considerata come prerogativa esclusiva di una componente esecutiva centrale, indivisibile e sovraimposta gerarchicamente alle altre funzioni mentali; al contrario la coscienza sembrerebbe avere caratteristiche modulari che riflettono anche a livello fenomenologico la struttura multidimensionale dei processi cognitivi.
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
164 -
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Annamaria Berti
Anna Berti è professoressa di Neuropsicologia presso l’Università di Torino. Oltre che di numerose pubblicazioni specialistiche sui temi della cognizione spaziale e della neurobiologia della coscienza, è autrice dei seguenti volumi: con Elisabetta Làdavas, Neuropsicologia (Bologna 1995); con Gabriella Bottini e Marco Neppi-Modona, Elementi di neuroscienze cognitive (Roma 2007).