In questo illuminante saggio sul più controverso e provocatorio dei filosofi dell’età moderna, Cassirer mostra come Rousseau ripensi l’origine dell’esistenza a partire da una nuova concezione antropologica, che la liberi dall’influenza delle costrizioni sociali, in vista di un ritorno ai principi su cui fondare un’autentica comunità umana. La riflessione si concentra così sul concetto di «legge», intesa non come mera imposizione esteriore, ma come espressione di un’unità condivisa, capace di legare fenomeni solo in apparenza contraddittori, quelli dell’autorità e della libertà. In Rousseau, pensare l’inizio della convivenza civile significa fare a meno di riferirsi a una qualche norma fondamentale, per interrogarsi sulla norma originaria dello stesso relazionarsi dell’uomo con l’altro uomo. Al di là degli effettivi esiti raggiunti in tal senso dal pensatore ginevrino, Cassirer scorge nella sua opera la forza di uno spirito «che sempre di nuovo ci si impone e sempre di nuovo ci travolge».
Dettagli libro
-
Editore
-
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
96 -
A cura di
-
Traduttore
-
Argomento
-
Collana