Primavera 2020. Il lockdown per frenare la pandemia sembra paralizzare anche i criminali. E il commissario Gastaldi indaga sul ribaltamento sospetto di un tratto in alta val Trebbia, per avere la scusa di lasciare una Piacenza spettrale, percorsa incessantemente dalle ambulanze, e respirare l’aria pulita degli Appennini. La tregua dura poco, però. Una ragazza viene trovata morta, in città, lungo «la pista ciclabile del degrado». Ha diciott’anni ed è una studentessa di Anna Carfì, la moglie di Gastaldi. Sua madre è infermiera, in prima linea contro il Covid-19, che «non è più come a marzo, ma...» Un migrante senza fissa dimora viene arrestato immediatamente nei pressi del luogo del delitto. Il caso sembra già chiuso. Eppure, secondo Gastaldi, qualcosa non quadra. «Sei il solito razzista al contrario», gli rimprovera un collega. Bosonetto torna al poliziesco con lo stesso indagatore de Gli alberi del Nord: Pietro Gastaldi, piemontese trapiantato in pianura, nonno in astinenza da nipote, sfollato sulle Alpi cuneesi. Un eroe riluttante incapace di mettere a tacere la voce della coscienza.
Dettagli libro
-
Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Marco Bosonetto
Marco Bosonetto ha esordito nel 1998 con Il Sottolineatore Solitario. Nel 2010 il suo racconto Morte di un diciottenne perplesso è stato portato al cinema con il titolo Due vite per caso, film a cui Bosonetto ha collaborato come sceneggiatore. Per il teatro ha scritto l’adattamento del suo romanzo Nonno Rosenstein nega tutto e il monologo Mucche ballerine, che va in scena ininterrottamente dal 2005 e ora è anche un libro illustrato. Con Baldini+Castoldi ha pubblicato nel 2022 Gli alberi del Nord, la prima indagine del commissario Gastaldi.