Può il silenzio che porta in sé la tragicità di tanti “non detto” – che hanno costellato la vita di chi, dalla nascita, è stato segnato dal dolore di un verdetto di disabilità – tramutarsi in un silenzio che si manifesta in forza, leggerezza, ospitalità? A partire dal proprio cammino, limitato da una malattia che impedisce quello fisico, l’autrice indaga la duplicità del silenzio che spesso abita non solo chi di una disabilità è portatore, ma anche chi vi si trova di fronte. Se l’elemento autobiografico talora si palesa, è per ricollegarsi a voci che in lei hanno risuonato per esprimere il senso della tristezza e della gioia che nella dignità e nell’attesa fanno sentire alta la loro voce silenziosa.
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Italiano -
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Sull'autore
Clara Piacentini
Clara Piacentini è stata docente di Lettere a Milano. Successivamente ha insegnato alle dipendenze del Ministero degli Affari Esteri, dapprima a Sofia, negli anni successivi alla caduta del muro di Berlino, in seguito a Addis Abeba. Gli anni trascorsi in Etiopia hanno profondamente segnato il suo modo di pensare, il suo sguardo sulla vita. Al suo rientro in Italia si è diplomata alla Scuola triennale della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Conduce laboratori e seminari di scrittura di sé.
Nel 2015 e 2016 i suoi racconti Corale e L’anima si è fatta re sono stati pubblicati nelle antologie Lingua Madre. Racconti di donne straniere in Italia. Negli stessi anni è stata selezionata per il Premio speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con le foto intitolate Ababa-Fiore e Attesa. Nel 2017 ha pubblicato Bianca come l’Africa.