Le scienze sociali rilevano spesso fenomeni di marca tendenzialmente opposta, separati appena dalla linea sottile dell'ambivalenza. È il caso delle spinte individualizzanti, che esprimono il desiderio di distinguersi dagli altri, e dei multiformi comportamenti di tipo imitativo, attraverso i quali viene invece ribadito il vincolo con la collettività. La vita quotidiana offre infiniti esempi del loro incessante negoziato, tanto che in queste «conciliazioni lentamente conquistate e rapidamente perdute» secondo Georg Simmel si dipana la storia stessa della società. Sulle ragioni che inducono gli individui a munirsi, con contraddizione solo apparente, di segni distintivi di appartenenza sociale, e a mettere in opera strategie di imitazione e di cooperazione, si interroga Albertina Oliverio, in un saggio esauriente e accurato che accanto alle interpretazioni classiche arruola le tendenze più innovative della ricerca, dalle prospettive sociobiologiche e psicosociali alle neuroscienze. Emulazione di natura aggressiva, acquiescenza agli ordini, conformismi di ogni genere, empatia, altruismo: il repertorio dell'interazione umana è qui scandagliato nelle sue logiche differenti, che grazie agli ultimi studi risultano adesso meno enigmatiche.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
141 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Albertina Oliverio
Albertina Oliverio insegna Filosofia della scienza all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara e Metodologia delle scienze sociali all’Università luiss Guido Carli di Roma e Logica. Tra i suoi saggi: Teorie della razionalità e scienze sociali (con Raymond Boudon e Dario Antiseri, 2002), Strategie della scelta. Introduzione alla teoria della decisione (2007), L’idealtipo weberiano. Attualità teorica e potenzialità empiriche (2010), Scienze umane. Elementi di psicologia, antropologia, pedagogia, sociologia e A piedi nudi nel verde. Giocare per imparare a vivere (entrambi con Anna Oliverio Ferraris, rispettivamente 2010 e 2011).