«Gigi Proietti se n’è andato in fretta, troppo. È uscito dallo spettacolo come i colleghi Federico Fellini, Alberto Sordi, Carlo Lizzani. Nato nel 1940, era un ruscello fresco, un bell’atleta della durata, un pischello, un malandrino, con sorrisi in corsa. Non ha potuto battersi e vincere, fino in fondo, contro Roma: immobile, confusa, dominata da incapaci. Non come i suoi colleghi illustri, che avevano trovato continuità, successi, premi, protezioni nella Roma più corrotta di ieri e ieri l’altro. Avrebbe voluto impedire, allontanare la città da inganni, affarismi, pigrizia, bande, malaffare; ma doveva battersi contro le scene e gli schermi, cantare, giocare, soprattutto non farsi prendere dal deterioramento nelle abitudini. E poi, a un certo punto, non ce l’ha fatta più. Roma è rimasta sola? Sola, senza la forza dei suoi artisti, dei grandi nomi fondatori di avventure? Gigi si è impegnato nello spettacolo, nella televisione, nel teatro unendosi a personaggi come Carmelo Bene, alle avanguardie, ha fatto tutto e anche di più. Era impetuoso e irresistibile. Ha lavorato con passione, genialità. Ma si è trovato solo».
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
84 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Italo Moscati
(Milano, 1937) Scrittore, sceneggiatore e regista, ha collaborato con Liliana Cavani a Il portiere di notte e ad altri film di Luigi Comencini, Ugo Gregoretti, Giuliano Montaldo, Silvano Agosti. Ha pubblicato libri su Hitchcock, Fellini, Leone, Anna Magnani, Greta Garbo, Sophia Loren, Eduardo De Filippo, Pasolini, Luca Ronconi. Ha diretto diversi film, serial e documentari. Nominato più volte come Nastro d’Argento, ha vinto il Premio Leone di Pietra, il Premio Saint-Vincent come autore televisivo e ha ricevuto… numerosi altri riconoscimenti in Italia e all’estero. Castelvecchi ha pubblicato le sue conversazioni con Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì in Drammi, sorrisi, bellezza e con Matteo Garrone in Le fiabe sono vere (2016).