Nell’imponente letteratura critica dedicata a Jean Baudrillard, un tema sembra ancora poco approfondito e considerato: il ruolo e il significato del motivo religioso nella sua opera. Lungi dall’essere un aspetto secondario, esso è decisivo per misurare la profondità storico-culturale di molti dei suoi concetti più importanti e per interpretare alcune delle principali questioni da lui poste.
Questo studio indaga le molteplici rifrazioni del religioso nel pensiero di Jean Baudrillard, concentrandosi in particolare su tre temi fondamentali: la dualità e il principio del male, la critica al marxismo in chiave utopica, la teoria del simulacro. Questi terreni di riflessione, che attraversano l’opera e si rinviano reciprocamente, sono esplorati ponendo in luce i differenti e fecondi orizzonti culturali e simbolici inerenti alla dimensione religiosa, che in ultima istanza risulterà essere una delle espressioni più chiare dell’intenzione politica nel suo pensiero.
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Italiano -
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Sull'autore
Dario Altobelli
Dario Altobelli è ricercatore in Sociologia generale presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Tra le sue pubblicazioni: L’utile e il ragionevole. Saggio su Cesare Lombroso (2016), I sogni della biologia. Utopia e ideologia delle scienze della vita del Novecento (2012), Il fondo archivistico Gaetano Mosca (2010) e Indagine su un bandito. Il caso Musolino (2006). Per Mimesis ha curato e tradotto: Jean Baudrillard, All’ombra delle maggioranze silenziose ovvero la fine del sociale (2019); Robert Hertz, La preminenza della mano destra. Studio sulla polarità religiosa (2016). È inoltre autore di studi sull’utopia e su figure e momenti della storia delle scienze umane e sociali apparsi su riviste e volumi collettanei nazionali ed esteri.