«Un romanzo dallo stile insieme limpido e poetico, capace di toccare le corde più profonde dell'anima. »
The New York Times
«Intenso ed emozionante, con un'eroina indimenticabile. »
Publishers Weekly
«Un esordio straordinario e commovente. »
Library Journal
«Un magnifico romanzo storico con un tocco di realismo magico e affascinanti dettagli sulla cultura cinese. »
Booklist
«Una storia coinvolgente di determinazione e speranza in un mondo segnato da dolore e ingiustizie. »
The Washington Post
Cina, 1882. Quando i suoi genitori scompaiono nel nulla, Daiyu non sa cosa fare. La nonna, invece, lo sa benissimo. Ha visto troppe orfane morire di fame o di violenze e lei non ha più la forza di occuparsi di una dodicenne. Perciò la traveste da ragazzo e la manda in città, in modo che possa guadagnarsi da vivere. E infatti, ben presto, Daiyu trova impiego come sguattera in una scuola di calligrafia. Intelligente e curiosa, inizia ad ascoltare di nascosto le lezioni, scoprendo così la meraviglia della parola scritta, l’infinito piacere della lettura, i molteplici significati racchiusi in ogni singolo ideogramma. E rivela un vero talento per la calligrafia, un talento che il maestro nota e non esita a coltivare. Ma tutto cambia il mattino in cui, mentre gira tra i banchi del mercato, Daiyu viene convinta con l'inganno a seguire uno sconosciuto, che la trascina a forza su una nave diretta a San Francisco e, giunto lì, la vende a un bordello. Per Daiyu, l'America è un Paese oscuro, sconcertante, pieno di contraddizioni, a partire dalla lingua che tutti parlano e che sembra precisa, ma si scrive con simboli sciatti e incomprensibili, per finire al modo in cui lei viene trattata: disprezzo per il colore della sua pelle alternato alla bramosia per il suo giovane corpo. Una cosa, però, è evidente: in America, se si è un maschio, si ha diritto a trovare il proprio angolo di paradiso. E allora Daiyu ruba alcuni abiti da uomo, si traveste di nuovo e fugge lontano, verso la quiete di un villaggio dell'Idaho, che – le hanno detto – è molto più vicino alla Cina. Una scelta che dovrebbe finalmente condurla sulla strada di casa, e che invece segnerà la sua rovina. Ma anche la sua rinascita…
The New York Times
«Intenso ed emozionante, con un'eroina indimenticabile. »
Publishers Weekly
«Un esordio straordinario e commovente. »
Library Journal
«Un magnifico romanzo storico con un tocco di realismo magico e affascinanti dettagli sulla cultura cinese. »
Booklist
«Una storia coinvolgente di determinazione e speranza in un mondo segnato da dolore e ingiustizie. »
The Washington Post
Cina, 1882. Quando i suoi genitori scompaiono nel nulla, Daiyu non sa cosa fare. La nonna, invece, lo sa benissimo. Ha visto troppe orfane morire di fame o di violenze e lei non ha più la forza di occuparsi di una dodicenne. Perciò la traveste da ragazzo e la manda in città, in modo che possa guadagnarsi da vivere. E infatti, ben presto, Daiyu trova impiego come sguattera in una scuola di calligrafia. Intelligente e curiosa, inizia ad ascoltare di nascosto le lezioni, scoprendo così la meraviglia della parola scritta, l’infinito piacere della lettura, i molteplici significati racchiusi in ogni singolo ideogramma. E rivela un vero talento per la calligrafia, un talento che il maestro nota e non esita a coltivare. Ma tutto cambia il mattino in cui, mentre gira tra i banchi del mercato, Daiyu viene convinta con l'inganno a seguire uno sconosciuto, che la trascina a forza su una nave diretta a San Francisco e, giunto lì, la vende a un bordello. Per Daiyu, l'America è un Paese oscuro, sconcertante, pieno di contraddizioni, a partire dalla lingua che tutti parlano e che sembra precisa, ma si scrive con simboli sciatti e incomprensibili, per finire al modo in cui lei viene trattata: disprezzo per il colore della sua pelle alternato alla bramosia per il suo giovane corpo. Una cosa, però, è evidente: in America, se si è un maschio, si ha diritto a trovare il proprio angolo di paradiso. E allora Daiyu ruba alcuni abiti da uomo, si traveste di nuovo e fugge lontano, verso la quiete di un villaggio dell'Idaho, che – le hanno detto – è molto più vicino alla Cina. Una scelta che dovrebbe finalmente condurla sulla strada di casa, e che invece segnerà la sua rovina. Ma anche la sua rinascita…
Dettagli libro
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Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Inglese -
Data di pubblicazione
-
Numero di pagine
384 -
Traduttore
-
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Jenny Tinghui Zhang
Jenny Tinghui Zhang è nata a Changchun, in Cina, ma è cresciuta ad Austin, in Texas, dove vive tutt'ora. Dopo aver conseguito un Masters of Fine Arts presso la University of Wyoming, ha scritto articoli, saggi e racconti per numerose riviste. Attualmente lavora come capo redattrice per The Adroit Journal, una testata che promuove le opere di autori emergenti. La strada delle nuvole è il suo primo romanzo.