Storia universale della distruzione dei libri Dalle tavolette sumere alla guerra in Iraq

Storia universale della distruzione dei libri

Dalle tavolette sumere alla guerra in Iraq

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«Dove si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini»: queste parole di Heinrich Heine ci ricordano che in tutte le epoche e civiltà il libro, come strumento di trasmissione delle idee e della memoria, è stato vittima del fanatismo e della censura.Da quando è nata la scrittura, gli elementi della natura e la volontà distruttrice dell’uomo hanno messo in pericolo la sopravvivenza dei suoi supporti materiali. In questa edizione rivista e ampliata Fernando Báez ricostruisce l’inquietante storia della distruzione dei libri, vittime delle catastrofi naturali, delle fiamme, delle guerre e soprattutto dell’intolleranza politica e religiosa.L’itinerario parte dalle tavolette sumere e giunge fino al saccheggio di Bagdad all’inizio del secolo XXI, passando per la sparizione della leggendaria biblioteca di Alessandria, i grandi classici greci perduti, i roghi dell’imperatore cinese Shi Huangdi, la rovina dei papiri di Ercolano, gli abusi degli inquisitori, l’incendio dell’Escorial, l’eliminazione dei libri durante la guerra civile spagnola, le persecuzioni degli scrittori da parte dei totalitarismi del Novecento.

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Sull'autore

Fernando Báez

Fernando Báez, nato a San Félix de Guayana (Venezuela), giornalista e scrittore, collabora come esperto di storia del libro e delle biblioteche con vari organismi internazionali che si occupano di conservazione dei beni culturali.

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