Cura e traduzione di Guido Bulla
Edizione integrale con testo inglese a fronte
Non inganni l’ampio respiro di Antonio e Cleopatra, tragedia che si svolge in tre continenti. In questo ambizioso affresco drammatico in cui la scenografia verbale di Shakespeare evoca più di 40 ambientazioni, 34 personaggi e un imprecisato numero di comparse, ogni grandezza è corrosa dall’interno. Rifuggendo da tronfie celebrazioni, Antonio e Cleopatra (scritta forse nel 1606–7) è piuttosto, in più sensi, un’opera crepuscolare: l’ombra del flusso della vita e della storia si stende uniforme sul declino dei due maturi amanti (sulla morte teatrale di Cleopatra come sul suicidio “romano” di Antonio) e sul goffo e “machiavellico” Ottavio Cesare, giovane vincitore presentato in termini spoetizzanti e ironici. Non è un caso che il Novecento abbia particolarmente apprezzato quest’opera disincantata che mescola tragico, comico, grottesco.
«Non versare una lacrima, ti dico: una di esse vale per intero
Tutto quanto s’è vinto e s’è perduto. Dammi un bacio.
Ciò basta a ripagarmi. Come messo ho inviato il precettore;
È ritornato? Amore, son pieno di piombo.
Ehi voi, là dentro: vino e cibo! La Fortuna sa che
Quanto più ci colpisce, tanto più la scherniamo.»
William Shakespeare
nacque a Stratford on Avon nel 1564. Nel 1592 era già conosciuto come autore di teatro e fra il 1594 e il 1595 vennero rappresentati almeno quattro suoi drammi. Fece parte dell’importante compagnia del Lord Ciambellano, che godette di ininterrotto favore a Corte prendendo sotto Giacomo i il nome di King’s Men. Morì a Stratford nel 1616. La Newton Compton ha pubblicato in questa collana le opere di Shakespeare in volumi singoli, e nella collana “I Mammut” il volume unico Tutto il teatro e le raccolte Le commedie e Le grandi tragedie.
Edizione integrale con testo inglese a fronte
Non inganni l’ampio respiro di Antonio e Cleopatra, tragedia che si svolge in tre continenti. In questo ambizioso affresco drammatico in cui la scenografia verbale di Shakespeare evoca più di 40 ambientazioni, 34 personaggi e un imprecisato numero di comparse, ogni grandezza è corrosa dall’interno. Rifuggendo da tronfie celebrazioni, Antonio e Cleopatra (scritta forse nel 1606–7) è piuttosto, in più sensi, un’opera crepuscolare: l’ombra del flusso della vita e della storia si stende uniforme sul declino dei due maturi amanti (sulla morte teatrale di Cleopatra come sul suicidio “romano” di Antonio) e sul goffo e “machiavellico” Ottavio Cesare, giovane vincitore presentato in termini spoetizzanti e ironici. Non è un caso che il Novecento abbia particolarmente apprezzato quest’opera disincantata che mescola tragico, comico, grottesco.
«Non versare una lacrima, ti dico: una di esse vale per intero
Tutto quanto s’è vinto e s’è perduto. Dammi un bacio.
Ciò basta a ripagarmi. Come messo ho inviato il precettore;
È ritornato? Amore, son pieno di piombo.
Ehi voi, là dentro: vino e cibo! La Fortuna sa che
Quanto più ci colpisce, tanto più la scherniamo.»
William Shakespeare
nacque a Stratford on Avon nel 1564. Nel 1592 era già conosciuto come autore di teatro e fra il 1594 e il 1595 vennero rappresentati almeno quattro suoi drammi. Fece parte dell’importante compagnia del Lord Ciambellano, che godette di ininterrotto favore a Corte prendendo sotto Giacomo i il nome di King’s Men. Morì a Stratford nel 1616. La Newton Compton ha pubblicato in questa collana le opere di Shakespeare in volumi singoli, e nella collana “I Mammut” il volume unico Tutto il teatro e le raccolte Le commedie e Le grandi tragedie.
Book details
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Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
224 -
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