La complessità della figura di Circe continua a interrogare. Qui si sceglie di ascoltarla e di reagire tenendola non di fronte ma sguincia, in modo da registrare, più che domande e risposte, un campo di tensioni. Teso – tra invidia, ammirazione, polemica – è il campo della disputa tra Circe e Atena, avversario interno quanto esterno. Disputa che mostra la difficoltà del percorso della soggettività femminile, alle prese sia con l’immaginario che la definisce che con quello che la anima. A riflettere su questo percorso vengono convocati J. Joyce, V. Woolf, M. Atwood, M. Cunningham, N. Ginzburg; la filosofa E. Pulcini e la psicoanalista M.C. Barducci.
A riflettere sull’anno trascorso con Circe – sospeso, ricco di altrove, di altrimenti – come metafora del tempo analitico, viene convocato lo stesso Odisseo, che però narra ai Feaci un’altra storia.
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Yes -
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Italian -
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About the author
Stefania Portaccio
Stefania Portaccio è analista filosofa (Sabof) e scrittrice. Le sue prime poesie sono pubblicate in 7 poeti del premio Montale (1986). Seguono quattro raccolte, l’ultima è Waterloo (2019). Nel 2007 vince il XXI Premio Haiku (Roma) e nel 2017, con Dortmund, il premio InediTO - Colline di Torino. È autrice inoltre di: Il padre di Cenerentola e altre storie (2016); La Società del Coraggio (2020). Per Mimesis ha pubblicato il libro di saggi Pane per i denti, racconti di letture (2017).