Contro la paura
La violenza diminuisce. I veri pericoli che minacciano la pace mondiale
Pino Arlacchi
Potrei fare a meno di tanti colleghi,
ma non potrei mai fare a meno di Pino Arlacchi.”
Giovanni Falcone
“Il più grande criminologo vivente ci fa dono
di uno studio che possiede il taglio acuminato
di un pamphlet contro la violenza,
l’autorevolezza di un trattato sulla pace
e la forza di un manifesto per costruire
un mondo più decente.”
Francesco Sidoti,
ordinario di Criminologia all’Università dell’Aquila
“Gli studi di Pino Arlacchi sono delle pietre miliari
nella sociologia e nella criminologia contemporanee.
Se venisse istituito un premio Nobel
per queste discipline, Arlacchi meriterebbe
di essere il primo a riceverlo.”
Bingsong He,
professore di Diritto penale all’Università di Pechino
“Tutto il senso del mio lavoro
è consistito nel tentativo
di fare politica in modo scientifico
e di fare scienza in modo politico.
Cosa ritenuta doverosa da Carlo Marx
e impossibile da Max Weber.”
Pino Arlacchi
I media ci hanno convinto di vivere in mezzo al caos, in un mondo dove le forze del male imperversano senza freni. Si passa da un’emergenza a un’altra. Prima le guerre, poi i terrorismi, la criminalità organizzata, l’immigrazione, ora le pandemie. Il futuro non esiste, schiacciato da un presente miserabile che ci obbliga a vivere in una situazione di costante allarme. E senza soluzione. La paura diventa angoscia. Tutto ciò ci impedisce di prendere coscienza di un fatto basilare e di segno opposto: lo straordinario progresso della pace e della sicurezza, dovuto alle forze della solidarietà e della cooperazione, che ha fatto diminuire guerre, massacri, violenza politica, omicidi, terrorismo e poteri criminali in quasi ogni angolo del mondo, seguendo un trend plurisecolare di incivilimento. I dati parlano chiaro.
Come documenta Pino Arlacchi, forte della sua straordinaria esperienza internazionale, siamo vittime di un inganno che comporta la creazione di nemici mortali e pericoli esagerati o inesistenti da un lato, e dall’altro l’oscuramento o la minimizzazione di minacce molto gravi come, per esempio, l’epidemia di morti da overdose provocata da droghe legali negli Stati Uniti dagli anni Duemila in poi, prima causa di decesso dei cittadini sotto i cinquant’anni.
In questo saggio, frutto di anni di studio, che fonde capacità di analisi scientifica e tensione etica, l’autore denuncia la manipolazione delle nostre coscienze orchestrata da governi, mass media, apparati militari, e dimostra che oggi, forti dei progressi intrapresi, abbiamo le condizioni per affrontare e vincere sfide che in passato appartenevano al regno dell’utopia politica e dei sogni umanitari.
ma non potrei mai fare a meno di Pino Arlacchi.”
Giovanni Falcone
“Il più grande criminologo vivente ci fa dono
di uno studio che possiede il taglio acuminato
di un pamphlet contro la violenza,
l’autorevolezza di un trattato sulla pace
e la forza di un manifesto per costruire
un mondo più decente.”
Francesco Sidoti,
ordinario di Criminologia all’Università dell’Aquila
“Gli studi di Pino Arlacchi sono delle pietre miliari
nella sociologia e nella criminologia contemporanee.
Se venisse istituito un premio Nobel
per queste discipline, Arlacchi meriterebbe
di essere il primo a riceverlo.”
Bingsong He,
professore di Diritto penale all’Università di Pechino
“Tutto il senso del mio lavoro
è consistito nel tentativo
di fare politica in modo scientifico
e di fare scienza in modo politico.
Cosa ritenuta doverosa da Carlo Marx
e impossibile da Max Weber.”
Pino Arlacchi
I media ci hanno convinto di vivere in mezzo al caos, in un mondo dove le forze del male imperversano senza freni. Si passa da un’emergenza a un’altra. Prima le guerre, poi i terrorismi, la criminalità organizzata, l’immigrazione, ora le pandemie. Il futuro non esiste, schiacciato da un presente miserabile che ci obbliga a vivere in una situazione di costante allarme. E senza soluzione. La paura diventa angoscia. Tutto ciò ci impedisce di prendere coscienza di un fatto basilare e di segno opposto: lo straordinario progresso della pace e della sicurezza, dovuto alle forze della solidarietà e della cooperazione, che ha fatto diminuire guerre, massacri, violenza politica, omicidi, terrorismo e poteri criminali in quasi ogni angolo del mondo, seguendo un trend plurisecolare di incivilimento. I dati parlano chiaro.
Come documenta Pino Arlacchi, forte della sua straordinaria esperienza internazionale, siamo vittime di un inganno che comporta la creazione di nemici mortali e pericoli esagerati o inesistenti da un lato, e dall’altro l’oscuramento o la minimizzazione di minacce molto gravi come, per esempio, l’epidemia di morti da overdose provocata da droghe legali negli Stati Uniti dagli anni Duemila in poi, prima causa di decesso dei cittadini sotto i cinquant’anni.
In questo saggio, frutto di anni di studio, che fonde capacità di analisi scientifica e tensione etica, l’autore denuncia la manipolazione delle nostre coscienze orchestrata da governi, mass media, apparati militari, e dimostra che oggi, forti dei progressi intrapresi, abbiamo le condizioni per affrontare e vincere sfide che in passato appartenevano al regno dell’utopia politica e dei sogni umanitari.
Book details
-
Publisher
-
Language
Italian -
Publication date
-
Page count
516 -
Theme
-
Collection
About the author
Pino Arlacchi
Pino Arlacchi è una delle massime autorità mondiali in tema di sicurezza umana, ed è noto per i suoi libri, tradotti in molte lingue, e per la sua attività pubblica contro i poteri criminali. Professore ordinario di Sociologia, ex vicesegretario generale e direttore esecutivo del programma antidroga e anticrimine dell’Onu, è stato collaboratore e amico dei giudici Chinnici, Falcone e Borsellino. Deputato e senatore, parlamentare europeo, è stato tra i maggiori architetti della strategia antimafia italiana negli anni Ottanta e Novanta dello scorso secolo. Ha redatto il progetto esecutivo della Dia, la Direzione investigativa antimafia, e ha fatto parte del comitato internazionale di tre esperti costituito dalla Repubblica popolare cinese per la sicurezza dei Giochi olimpici del 2008.
Il maggior risultato ottenuto da Arlacchi durante il suo mandato alle Nazioni unite è stato l’approvazione da parte dei paesi membri del Trattato mondiale contro la criminalità organizzata transnazionale, il sogno di Giovanni Falcone.
È presidente del Forum internazionale di criminologia e diritto penale, un’associazione di studiosi d’eccellenza provenienti da 50 paesi, con sede a Pechino.
Tra i suoi libri: Gli uomini del disonore (Mondadori 1992), Schiavi. Il nuovo traffico di esseri umani (Rizzoli 1999), La mafia imprenditrice. Dalla Calabria al centro dell’inferno (il Saggiatore 2007), L’inganno e la paura. Il mito del caos globale (il Saggiatore 2009), I padroni della finanza mondiale. Lo strapotere che ci minaccia e i contromovimenti che lo combattono (Chiarelettere 2018).
Il maggior risultato ottenuto da Arlacchi durante il suo mandato alle Nazioni unite è stato l’approvazione da parte dei paesi membri del Trattato mondiale contro la criminalità organizzata transnazionale, il sogno di Giovanni Falcone.
È presidente del Forum internazionale di criminologia e diritto penale, un’associazione di studiosi d’eccellenza provenienti da 50 paesi, con sede a Pechino.
Tra i suoi libri: Gli uomini del disonore (Mondadori 1992), Schiavi. Il nuovo traffico di esseri umani (Rizzoli 1999), La mafia imprenditrice. Dalla Calabria al centro dell’inferno (il Saggiatore 2007), L’inganno e la paura. Il mito del caos globale (il Saggiatore 2009), I padroni della finanza mondiale. Lo strapotere che ci minaccia e i contromovimenti che lo combattono (Chiarelettere 2018).