Il nuovo stato del mondo secondo Žižek.
«Il filosofo più pericoloso d'Occidente.»
New Republic
L’ultimo libro di Slavoj Žižek raccoglie i suoi più recenti interventi su riviste e giornali, e costituisce una spietata, umorale e umoristica dissezione dei tempi attuali, del clima sociale che ci imprigiona. Pur nella grande varietà dei temi (dalla critica a un certo tipo di politicamente corretto al maoismo, dall’analisi di film come Roma e Joker a casi universitari di scandali a sfondo sessuale, da certi locali newyorkesi presidiati da «consensocorni» ai sexbot – i famigerati robot sessuali –, da Greta Thunberg a Donald Trump), la prospettiva adottata dal filosofo sloveno è quella del comunismo, un comunismo che, allargato a tutto il pianeta, sia in grado di affrontare i molteplici disastri causati dal capitalismo globale. Sì, perché più il capitalismo sembra trionfare, più i suoi antagonismi interni esplodono: basti pensare al controllo digitale sulle nostre vite (quello sì una moderna forma di totalitarismo), al riscaldamento globale, all’esplosione dell’emergenza rifugiati in tutto il mondo e alla pandremia di Covid-19. Di fronte alla crisi mondiale della sinistra, lo sguardo lucido e ampio di Žižek, tanto realistico quanto utopistico, è oggi più che mai necessario: bisogna auspicarsi che la sinistra radicale ricomincia sporcarsi le mani con il lavoro politico reale, e osi (finalmente, di nuovo) pronunciare il suo nome.
«Il filosofo più pericoloso d'Occidente.»
New Republic
L’ultimo libro di Slavoj Žižek raccoglie i suoi più recenti interventi su riviste e giornali, e costituisce una spietata, umorale e umoristica dissezione dei tempi attuali, del clima sociale che ci imprigiona. Pur nella grande varietà dei temi (dalla critica a un certo tipo di politicamente corretto al maoismo, dall’analisi di film come Roma e Joker a casi universitari di scandali a sfondo sessuale, da certi locali newyorkesi presidiati da «consensocorni» ai sexbot – i famigerati robot sessuali –, da Greta Thunberg a Donald Trump), la prospettiva adottata dal filosofo sloveno è quella del comunismo, un comunismo che, allargato a tutto il pianeta, sia in grado di affrontare i molteplici disastri causati dal capitalismo globale. Sì, perché più il capitalismo sembra trionfare, più i suoi antagonismi interni esplodono: basti pensare al controllo digitale sulle nostre vite (quello sì una moderna forma di totalitarismo), al riscaldamento globale, all’esplosione dell’emergenza rifugiati in tutto il mondo e alla pandremia di Covid-19. Di fronte alla crisi mondiale della sinistra, lo sguardo lucido e ampio di Žižek, tanto realistico quanto utopistico, è oggi più che mai necessario: bisogna auspicarsi che la sinistra radicale ricomincia sporcarsi le mani con il lavoro politico reale, e osi (finalmente, di nuovo) pronunciare il suo nome.
Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Publication date
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Page count
368 -
Translator
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Theme
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Collection
About the author
Slavoj Žižek
Slavoj Žižek (Lubiana, 1949) insegna nella sua città natale e in vari atenei americani ed europei. È autore di moltissimi volumi, tra i quali, tutti usciti per Ponte alle Grazie, La nuova lotta di classe (2016), Disparità (2017), Il coraggio della disperazione (2017), Come un ladro in pieno giorno (2019), L’incontinenza del vuoto (2019), Dal punto di vista comunista (2020), Virus (2020), Il nano e il manichino (2021), Hegel e il cervello postumano (2021), Guida perversa alla politica globale (2022), Il sesso e l'assoluto (2022).