Il volume indaga le diverse ramificazioni della categoria “statua di culto” nel panorama urbano e religioso di Roma. Si prendono in esame la fisionomia, il vocabolario di riferimento, i contesti e l’uso dei simulacra deorum lungo un ampio arco cronologico, dall’età regia a quella tardoantica, cogliendo così le dinamiche manifeste nel rito, nell’immaginario collettivo e nella memoria. L’intento di questa ricognizione nasce dalla necessità di un’analisi generale delle pratiche cultuali relative alla designazione e alla fruizione dei simulacri: mancava infatti un’opera che li prendesse in esame nella loro globalità. Lo studio della costruzione meditata di tali icone offre quindi una visione inedita e complessiva di una particolare forma di interazione con divinità immaginate, parafrasando Tacito, alla stregua di ospiti all’interno dei rispettivi simulacri. Immagini che, come in un gioco di matrioske, erano a loro volta alloggiate tra le pareti degli edifici templari, in un caleidoscopio di riferimenti visuali tanto complesso quanto affascinante.
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Italian -
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About the author
Caterina Mascolo
Caterina Mascolo ha conseguito un dottorato di ricerca in archeologia classica presso La Sapienza Università di Roma. Collabora stabilmente con la cattedra di archeologia classica come cultrice della materia e fa parte della missione archeologica in Libia dell’Università Roma Tre. È autrice di diverse pubblicazioni scientifiche che spaziano dallo studio di singoli manufatti - specie reperti scultorei - a fenomeni più ampi come l’impianto di necropoli connesse a guarnigioni militari.