Che cosa impara Dante nel suo pellegrinaggio per i tre regni dell'oltretomba? Da chi lo impara? E come lo impara? Nella convinzione che ogni forma culturale possa avere effetti educativi, intenzionali o meno e, considerato che il viaggio è metafora per eccellenza dell'apprendimento, Raffaele Mantegazza interroga la "Divina Commedia" con l'intento di estrarne l'anima pedagogica. Seguendo le tappe del viaggio oltremondano, l'autore non si sofferma sulla finalità esplicitamente didattica del testo, quella delle spiegazioni teologiche e delle asserzioni morali. L'obiettivo, infatti, è puntato al di là degli aspetti didattici, per mettere a fuoco un percorso di formazione che passa tanto attraverso i sensi, quanto attraverso la mente e viene di volta in volta definito dalle diverse metodologie degli "insegnanti" che Dante incontra lungo il suo cammino. Esperimento aperto ma rigoroso di filosofia dell'educazione, "Di mondo in mondo" si muove nell'infinita ricchezza del poema dantesco, proponendosi come modello per futuri tentativi di ricerca di tracce pedagogiche nell'arte e nella cultura.
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Language
Italian -
Publication date
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Page count
188 -
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About the author
Raffaele Mantegazza
Insegna Scienze pedagogiche presso il dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca. Organizza corsi e incontri di formazione per insegnanti, studenti, genitori, personale sanitario, educatori. Tra i suoi ultimi libri con Castelvecchi, Narrare l’inizio. Gravidanza, parto, nascita tra natura e culture (2017), Finire un po’ prima. Riflessioni pedagogiche sul suicidio (2017), Narrare la fine (2018), Lettera a un neonazista (2019) e La scuola dopo il coronavirus (2020).