A cura di Giancarlo Pontiggia
Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira,
che fa tremar di chiaritate l’âre
e mena seco Amor, sì che parlare
null’omo pote, ma ciascun sospira?
Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Publication date
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Page count
128 -
Theme
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About the author
Guido Cavalcanti
Discendente da una ricca e potente casata fiorentina, Guido Cavalcanti nacque a Firenze in una data compresa fra il 1255 e il 1259. Guelfo bianco, fu tra i firmatari della pace stipulata tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini nel 1280 e membro del Consiglio generale del Comune fiorentino nel 1284. In seguito agli Ordinamenti di giustizia di Giano della Bella, nel 1293 venne escluso, al pari di tutti i magnati e i cavalieri, dall’esercizio della cosa pubblica. Confinato in Sarzana nel giugno del 1300, morì in Firenze, dov’era rientrato da poco, il 29 agosto di quello stesso anno. Primo amico di Dante negli anni della giovinezza, Guido compare nelle testimonianze dei contemporanei come un uomo di raffinate virtù cortesi e di appassionata eloquenza, ma sdegnoso e solitario, dedito a studi di filosofia naturale, forse vicino al pensiero averroista più volte all’epoca condannato dalla Chiesa. Della sua produzione poetica resta un corpus di 52 rime, tra cui spiccano le splendide ballate e una canzone di grande impegno dottrinale (Donna me prega), lodata da Dante nel De vulgari eloquentia per l’eccellenza del metro.