Non esiste cultura che non abbia elaborato universi simbolici di senso, esercitando una razionalità rivolta a interpretare e comprendere il mondo, a esaminare i principi alla base dell’agire, a definire il vero, il buono, il bello, e soprattutto l’Umano.
Il concetto che gli uomini hanno di se stessi come persone varia nel tempo e nello spazio sollevando questioni teoriche profonde: cosa è universalmente costante dell’Umano e cosa è culturalmente variabile? Come si possono spiegare queste variazioni? In che modo le proprie nozioni della persona diventano escludenti rispetto alle altre? A partire da quale paradigma assiologico transculturale si può essere motivati a impegnarsi per realizzare progetti globali comuni per il rispetto della vita umana, per condizioni di vita più dignitose per tutti, per il clima, per il diritto di essere diversi?
L’Autrice si confronta con il pensiero filosofico africano, indiano, con un accenno anche a quello cinese, cercando di individuare un paradigma comune, una prospettiva persona da ri-proporre e attualizzare nei contemporanei, complessi, multiculturali scenari socioculturali emergenti.
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Italian -
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About the author
Claudia Caneva
Claudia Caneva di origine italiana è professoressa di Antropologia filosofica e dell’affettività. Musicista e studiosa di arte concentra da tempo la sua ricerca sull’esperienza estetico-artistica come epifania dell’Umano e luogo privilegiato di incontro e dialogo fra le culture.