La vita straordinaria di uno dei grandi protagonisti del Novecento italiano.
Imprenditore spregiudicato e raffinato mecenate, elegante viveur e lungimirante affarista, colto, piratesco, sottile, avventuroso. Riccardo Gualino ha segnato il secolo scorso come pochi altri hanno saputo fare. Nato sul finire dell'Ottocento da una ricca famiglia biellese, fin da subito Gualino rivela un'incrollabile determinazione. Dapprima commerciante di legname, presto la sua ambizione lo conduce a un crescendo di imprese sempre più grandiose. Acquisisce banche, in società con Giovanni Agnelli fonda la snia, diventa azionista di riferimento e vicepresidente della Fiat, lancia i filati artificiali, ha interessi nel settore chimico e in quello alimentare. Il nome Gualino diventa noto in tutto il mondo: nel 1928 è inserito nella rosa dei cinque uomini più ricchi d'Europa. La sua ascesa è vertiginosa e le sue cadute fragorose. Le sue idee degne di un visionario: nel 1914 acquista un enorme terreno sulle rive della Neva, determinato a costruire una nuova San Pietroburgo ricalcata sul profilo di Manhattan. La Rivoluzione d'Ottobre manderà a monte il progetto, ma non fermerà la sua fame di affari. Non ci riuscirà neppure il tracollo economico del '29, né l'accanimento di Mussolini che lo confina a Lipari. Gualino è uno di quei rari talenti in grado di capire il flusso del tempo, di prevedere la modernità: lo troviamo, dopo la caduta, a capo della pionieristica Lux, che nel dopoguerra produce i film di Visconti e Lattuada avvalendosi anche dei giovani Carlo Ponti e Dino De Laurentiis. Al suo fianco c'è sempre Cesarina che condivide con lui una lunghissima vita piena di viaggi, incontri e amicizie memorabili: tra gli altri, ci imbattiamo in D'Annunzio e Gobetti, Nijinskij, Solomon Guggenheim, Curzio Malaparte, Winston Churchill, i Kennedy, Liz Taylor, Luchino Visconti. Lui e Cesarina, appassionati di tutte le arti, dall'architettura alla danza, alla musica, alla pittura, costruiranno castelli e teatri, daranno vita a splendide stagioni di eventi e acquisteranno una strabiliante raccolta di capolavori, da Botticelli a Modigliani: una parte di essi costituiranno la "Collezione Gualino", patrimonio della Galleria Sabauda di Torino. Una vita come un romanzo, che Giorgio Caponetti racconta con la vivacità dell'improvvisazione jazz e con l'andamento di una partitura sinfonica, consegnandoci lo scintillante ritratto di un'epoca irripetibile.
«Il romanzo di una vita hors-catégorie» - Bruno Quaranta, La Stampa
«Se ora parliamo di Gualino, il merito è del libro Il grande Gualino di Giorgio Caponetti, una biografia quasi in forma di sceneggiatura dedicata a un uomo la cui vita è il favoloso film che la Lux non ha mai girato.» - Aldo Grasso, La Lettura
«Oggi le gesta di Gualino, a lungo rimosse, rivivono grazie a una biografia che è forse l'unico genere in grado di tenere insieme tutte le sue creatività.» - Il Foglio
Imprenditore spregiudicato e raffinato mecenate, elegante viveur e lungimirante affarista, colto, piratesco, sottile, avventuroso. Riccardo Gualino ha segnato il secolo scorso come pochi altri hanno saputo fare. Nato sul finire dell'Ottocento da una ricca famiglia biellese, fin da subito Gualino rivela un'incrollabile determinazione. Dapprima commerciante di legname, presto la sua ambizione lo conduce a un crescendo di imprese sempre più grandiose. Acquisisce banche, in società con Giovanni Agnelli fonda la snia, diventa azionista di riferimento e vicepresidente della Fiat, lancia i filati artificiali, ha interessi nel settore chimico e in quello alimentare. Il nome Gualino diventa noto in tutto il mondo: nel 1928 è inserito nella rosa dei cinque uomini più ricchi d'Europa. La sua ascesa è vertiginosa e le sue cadute fragorose. Le sue idee degne di un visionario: nel 1914 acquista un enorme terreno sulle rive della Neva, determinato a costruire una nuova San Pietroburgo ricalcata sul profilo di Manhattan. La Rivoluzione d'Ottobre manderà a monte il progetto, ma non fermerà la sua fame di affari. Non ci riuscirà neppure il tracollo economico del '29, né l'accanimento di Mussolini che lo confina a Lipari. Gualino è uno di quei rari talenti in grado di capire il flusso del tempo, di prevedere la modernità: lo troviamo, dopo la caduta, a capo della pionieristica Lux, che nel dopoguerra produce i film di Visconti e Lattuada avvalendosi anche dei giovani Carlo Ponti e Dino De Laurentiis. Al suo fianco c'è sempre Cesarina che condivide con lui una lunghissima vita piena di viaggi, incontri e amicizie memorabili: tra gli altri, ci imbattiamo in D'Annunzio e Gobetti, Nijinskij, Solomon Guggenheim, Curzio Malaparte, Winston Churchill, i Kennedy, Liz Taylor, Luchino Visconti. Lui e Cesarina, appassionati di tutte le arti, dall'architettura alla danza, alla musica, alla pittura, costruiranno castelli e teatri, daranno vita a splendide stagioni di eventi e acquisteranno una strabiliante raccolta di capolavori, da Botticelli a Modigliani: una parte di essi costituiranno la "Collezione Gualino", patrimonio della Galleria Sabauda di Torino. Una vita come un romanzo, che Giorgio Caponetti racconta con la vivacità dell'improvvisazione jazz e con l'andamento di una partitura sinfonica, consegnandoci lo scintillante ritratto di un'epoca irripetibile.
«Il romanzo di una vita hors-catégorie» - Bruno Quaranta, La Stampa
«Se ora parliamo di Gualino, il merito è del libro Il grande Gualino di Giorgio Caponetti, una biografia quasi in forma di sceneggiatura dedicata a un uomo la cui vita è il favoloso film che la Lux non ha mai girato.» - Aldo Grasso, La Lettura
«Oggi le gesta di Gualino, a lungo rimosse, rivivono grazie a una biografia che è forse l'unico genere in grado di tenere insieme tutte le sue creatività.» - Il Foglio
Book details
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Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
448 -
Theme
About the author
Giorgio Caponetti
Giorgio Caponetti (Torino, 1945) ha pubblicato, per Marcos y Marcos, le prime quattro avventure del professor Alvise Pàvari Dal Canal, ippologo: Due belle sfere di vetro ambrato (2013), Venivano da lontano (2014), La carta della regina (2015) e La disfida (2016). Il suo ultimo libro è La leggenda del cavallo verde (Brioschi 2021). Per Utet ha pubblicato Il grande Gualino. Vita e avventure di un uomo del Novecento (2018) e Quando l’automobile uccise la cavalleria (2021).