Il sogno di Ulisse. Storia umana del Mediterraneo dalla guerra di Troia all'emergenza degli sbarchi
José Enrique Ruiz-Domènec
Per millenni navi molto diverse hanno solcato le acque apparentemente placide del Mediterraneo: bastimenti carichi di merci e minacciose triremi irte di lance, barche da diporto e da esplorazione, traghetti di linea e bagnarole dei trafficanti di uomini. Il "mare in mezzo alle terre" è stato luogo di incontro e di conflitto, culla dei miti classici e delle grandi religioni monoteiste, teatro di alcune delle più folgoranti creazioni dell'umanità e campo di battaglia di terribili guerre.
Tutta questa lunga storia, in fondo, nasce da un antico racconto: finita la guerra di Troia, deposte le armi, il guerriero Ulisse si fa esploratore e commerciante, antropologo e ambasciatore. Il suo viaggio verso casa diventa una lunga peregrinazione in cui scopre territori sconosciuti e conosce i popoli più diversi, mostrando alla cultura greca, e a noi posteri, la bellezza di aprirsi al nuovo e comprendere la varietà del mondo.
Questo sogno letterario di un Mediterraneo multiculturale e fervido attraverserà i secoli: Il sogno di Ulisse guida lo sviluppo del sapere classico, si fa moderno nei versi di Dante, indica le rotte per le scoperte geografiche, resiste di fronte al dominare dei nazionalismi. È un sogno che però si è spesso fatto incubo, quando il commerciante e l'esploratore sono tornati guerrieri, imbracciando le armi e vessando i popoli - dalla follia delle crociate agli scontri tra imperi, fino alla tragedia contemporanea dei migranti, disconosciuti e osteggiati, che annegano in quelle stesse acque millenarie.
José Enrique Ruiz-Domènec racchiude la storia universale del Mediterraneo in un affresco ambizioso che comprende tutto, dalla guerra di Troia all'assedio di Sarajevo, da Carlo Magno a Napoleone, dalla morte di Socrate alla primavera araba. Con grande abilità narrativa unisce gli eventi più importanti e gli episodi meno conosciuti, i grandi personaggi e le masse in movimento. Il risultato è un'ampia meditazione sull'eredità della cultura mediterranea nella civiltà occidentale, che ci invita a esplorare il passato per decifrare gli enigmi del nostro presente. Perché tornare a farsi guidare da Ulisse può aiutarci a resuscitare il suo sogno, e forse finalmente a scongiurare l'incubo.
Tutta questa lunga storia, in fondo, nasce da un antico racconto: finita la guerra di Troia, deposte le armi, il guerriero Ulisse si fa esploratore e commerciante, antropologo e ambasciatore. Il suo viaggio verso casa diventa una lunga peregrinazione in cui scopre territori sconosciuti e conosce i popoli più diversi, mostrando alla cultura greca, e a noi posteri, la bellezza di aprirsi al nuovo e comprendere la varietà del mondo.
Questo sogno letterario di un Mediterraneo multiculturale e fervido attraverserà i secoli: Il sogno di Ulisse guida lo sviluppo del sapere classico, si fa moderno nei versi di Dante, indica le rotte per le scoperte geografiche, resiste di fronte al dominare dei nazionalismi. È un sogno che però si è spesso fatto incubo, quando il commerciante e l'esploratore sono tornati guerrieri, imbracciando le armi e vessando i popoli - dalla follia delle crociate agli scontri tra imperi, fino alla tragedia contemporanea dei migranti, disconosciuti e osteggiati, che annegano in quelle stesse acque millenarie.
José Enrique Ruiz-Domènec racchiude la storia universale del Mediterraneo in un affresco ambizioso che comprende tutto, dalla guerra di Troia all'assedio di Sarajevo, da Carlo Magno a Napoleone, dalla morte di Socrate alla primavera araba. Con grande abilità narrativa unisce gli eventi più importanti e gli episodi meno conosciuti, i grandi personaggi e le masse in movimento. Il risultato è un'ampia meditazione sull'eredità della cultura mediterranea nella civiltà occidentale, che ci invita a esplorare il passato per decifrare gli enigmi del nostro presente. Perché tornare a farsi guidare da Ulisse può aiutarci a resuscitare il suo sogno, e forse finalmente a scongiurare l'incubo.